Morire per portare un pezzo di pane a casa, Mario è l’ennesima vittima di una strage senza fine

Morire per portare un pezzo di pane a casa, Mario è l’ennesima vittima di una strage senza fine

PALERMO – Andare a lavorare e non tornare più a casa: Mario Cirincione, operaio edile di 49 anni, è l’ennesima vittima di una strage bianca senza fine. L’uomo è morto ieri dopo il crollo di un muro di una abitazione in ristrutturazione dove stava lavorando, in via Madonnina di Gibilmanna.

Originario di Lascari, si era trasferito successivamente a Campofelice di Roccella (Palermo), insieme alla moglie e ai due figli.

Morire per portare un pezzo di pane a casa

L’incidente sul lavoro, l’ennesimo di questi giorni dopo i cinque morti di Firenze, è avvenuto ieri pomeriggio. E proprio ieri in tutta Italia gli operai hanno incrociato le braccia per due ore a fine turno, per urlare i loro diritti e perché non è possibile uscire di casa per portare un pezzo di pane e perdere la vita.



Le parole della Fillea Cgil Palermo

Una tragedia dietro l’altra, ormai è un continuo, oggi è una giornata che rattrista tutti. Neanche il tempo di portare a termine un’azione di sciopero per rivendicare più sicurezza e denunciare quanto accade ogni giorno nei cantieri edili. E già piangiamo un nuovo morto”, sono le parole del segretario generale della Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo.

La questione sicurezza sul lavoro

Sempre ieri, nel tavolo del Consiglio dei ministri, sono finite le nuove misure di sicurezza sul lavoro.

In foto la vittima, Mario Cirincione