CATANIA – Chiesta in Appello la conferma della condanna all’ergastolo di Alessandro Alleruzzo, figlio dello storico capomafia Giuseppe, per l‘omicidio della sorella Nunziatina, assassinata con due colpi di pistola nel 1995.
La richiesta
L’omicidio, secondo l’accusa, sostenuta in aula dalla pg Giovannella Scaminaci, sarebbe stato commesso perché la vittima tradiva il marito con esponenti del suo clan e di uno rivale.
Il collegio di difesa, con Giovanni Spada e Roberto D’Amelio, ha respinto tutte le contestazioni e ha chiesto l’assoluzione dell’imputato, presente in aula. La Corte d’assise d’appello ha aggiornato l’udienza per eventuali repliche e la camera di consiglio per il prossimo 24 aprile.
L’omicidio
La donna era scomparsa di casa il 30 maggio 1995. Quel giorno il figlio di 5 anni dichiarò di avere visto la madre uscire di casa con lo zio Alessandro. Secondo un pentito lo stesso Alleruzzo gli avrebbe “raccontato di aver ucciso la propria sorella per riscattare l’onore della famiglia”. Il corpo della donna fu trovato il 25 marzo di tre anni dopo.
Per l’omicidio della sorella, Alessandro Alleruzzo, 50 anni, era stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare eseguita il 4 giugno del 2021.
Tra le pareti della prigione, Alessandro avrebbe confidato che aveva sparato due colpi di pistola in testa a Nunziatina e di averne poi “trascinato il corpo e di averlo buttato in un pozzo” per “riscattare l’onore della famiglia“.