PALERMO – Il Palermo torna da Piacenza con il bottino pesante di tre punti conquistati contro la FeralpiSalò alla fine di una partita in cui ha raccolto il massimo con il minimo sforzo. Sicuramente questa strategia non sarà stata studiata a tavolino e dovrà per forza di cose Corini capire quale alchimia fisica e mentale abbia attanagliato le gambe e le teste dei suoi giocatori per disputare l’intero primo tempo che dire sottotono sarebbe un eufemismo.
Basti pensare che la prima e unica azione offensiva di una certa pericolosità dei rosanero si è verificata al 38° minuto di gioco e conclusa con il primo tiro verso la porta avversaria scagliato da Brunori. Per il resto si è vista la FeralpiSalò penetrare nella difesa rosa con una facilità irrisoria e dominare sui colpi di testa con Nedelceauru e Ceccaroni incapaci di anticipare gli attaccanti rivali.
Pur con la FeralpiSalò tante volte vicina al gol, con due legni, che diventeranno tre nella ripresa, colpiti e con Pigliacelli a fare gli straordinari, il meraviglioso popolo rosanero, di gran lunga superiore per numero al pubblico di casa, non ha mai fatto mancare il suo supporto di cori e incitamento. Ed è stato ripagato dai propri beniamini con un secondo tempo diverso per atteggiamento e determinazione, con Ranocchia ancora in gol al 23° con un destro preciso su assist di Brunori e con Soleri al 31°, cinque minuti dopo essere entrato in campo al posto di Brunori, con un prepotente colpo di testa su cross di Di Francesco da destra.
In pieno recupero, l’ennesima ricorrente dormita in area, dopo un batti e ribatti che ha visto spettatori i difensori rosa, Dubickas ha accorciato le distanze rendendo incandescenti gli ultimi minuti di gara. Il fischio finale dell’arbitro Fourneau è stato accolto con un urlo di liberazione è ha sancito la sofferta vittoria rosa.
Da capire e risolvere i motivi delle enormi difficoltà in difesa: scarsa attitudine allo schieramento a zona sulle palle inattive o inefficace filtro a centrocampo sulle incursioni avversarie? Se Corini riuscirà a risolvere questi problemi, il futuro sarà ancora più roseo per il Palermo, che dovrà affrontare nelle prossime partite due dirette concorrenti nella lotta per la Serie A, prima il Como in casa e poi la Cremonese in trasferta.
Intanto l’obiettivo promozione diretta è ora a 3 punti di distanza.