Arrestati spacciatori nel quartiere Ballarò, la droga anche nei calzini

Arrestati spacciatori nel quartiere Ballarò, la droga anche nei calzini

PALERMO – Nel quartiere Ballarò di Palermo sono stati arrestati, in circostanze di tempo e luoghi differenti, due soggetti per spaccio di sostanze stupefacenti.

Le misure sono state eseguite dai poliziotti appartenenti all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e di personale appartenente alla sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” della Squadra Mobile.

La costante presenza delle pattuglie della Polizia di Stato sul territorio palermitano ha consentito di interrompere sul nascere degli episodi di spaccio di sostanze stupefacenti.

Spaccio in via San Nicolò all’Albergheria

Nella prima circostanza, i poliziotti nel transitare per via San Nicolò allAlbergheria, hanno scorto due uomini confabulare tra loro e, nella circostanza, uno dei due è stato sorpreso nell’atto di cedere qualcosa all’altro uomo.

Ritenuto, pertanto, potesse trattarsi di una possibile cessione di sostanza stupefacente, gli agenti hanno deciso di intervenire per un controllo.I due sospettati, accortisi dell’arrivo della Volante, sono fuggiti, dando il via ad un inseguimento appiedato districatosi tra le stradine interne del mercato di Ballarò e che ha trovato il suo epilogo in via Maqueda. Qui il giovane è stato raggiunto e con l’ausilio di un altro equipaggio nel frangente intervenuto è stato bloccato.

Giovane trovato in possesso di hashish e marijuana

La perquisizione personale a cui il giovane è stato sottoposto, ha consentito di rinvenire, all’interno del calzino del piede sinistro ed in una tasca del giubbotto, due involucri di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana, denaro contante di vario taglio per un totale pari a circa 525 euro e quattro telefoni cellulari di cui su tre non è stato in grado di fornirne la provenienza.

Terminata l’attività su strada, i controlli sono stati estesi al domicilio del giovane, ed all’interno di un pensile di un mobile del salone, è stata rinvenuta altra sostanza stupefacente del tipo marijuana e materiale atto al confezionamento della stessa. Il giovane, è stato arrestato nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, è stato indagato per il reato di ricettazione. La droga, il materiale per il confezionamento, i cellulari ed il denaro, ritenuto provento dell’attività di spaccio, sono stati posti sotto sequestro.

Spaccio nel mercato di Ballarò

Il secondo arresto, operato nei confronti di un uomo palermitano, è invece maturato nell’ambito di servizi di osservazione e appostamento predisposti in piazza Ballarò, dai “Falchi” della locale Squadra Mobile. Nel dettaglio, gli agenti hanno notato la presenza di un uomo, a loro noto per precedenti specifici in materia di stupefacenti che in modo sospetto, ha occultato un grosso involucro all’interno del tubo di una impalcatura all’interno del mercato di Ballarò, per poi sostare in evidente stato di attesa sulla sede stradale.

L’arrivo di un avventore ed un breve conciliabolo con lo stesso, ha indotto l’uomo a recarsi sul posto dove in precedenza era stato visto occultare il grosso involucro, prelevare una dose e cederla all’avventore – rimasto in attesa -, a fronte di una non meglio individuata somma di denaro. Certi di avere assistito ad un episodio di spaccio, i poliziotti sono intervenuti ed hanno sottoposto a controllo l’uomo, nelle cui tasche, a seguito di perquisizione personale, è stata rinvenuta una somma di denaro pari a circa 32 euro, in banconote di piccolo taglio. I poliziotti hanno successivamente sottoposto a controllo il luogo dove pochi istanti prima il fermato aveva prelevato la dose di stupefacente, rinvenendo all’interno del tubo dell’impalcatura un involucro contenente 17 dosi di sostanza stupefacente del tipo cocaina/crack.

L’uomo è stato arrestato in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, mentre la droga ed il denaro sono stati posti sotto sequestro.

Precisazioni sul caso

Entrambe gli arresti sono stati convalidati dall’autorità giudiziaria. Giova precisare che la responsabilità penale delle condotte elencate sarà definita solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.