SIRACUSA – “Domani mi recherò in Tribunale per presentare una denuncia formale. A distanza di giorni la situazione per mia madre non è cambiata“.
Inizia così Salvatore Campisi, l’uomo che nei giorni scorsi ha inviato una lettera al presidente della Regione Renato Schifani, al prefetto di Siracusa Raffaella Moscarella e al commissario straordinario dell’Asp Salvatore Lucio Ficarra, nella quale ha descritto la situazione vissuta da sua madre 78enne all’ospedale Umberto I di Siracusa.
La diagnosi sbagliata e la rottura del femore
Nel nosocomio siracusano la donna si trova ricoverata dal 19 gennaio scorso.
Le era stata diagnosticata inizialmente una polmonite, poi invece i medici le hanno detto che si tratta di una lesione tumorale polmonare, e nell’ attesa al Pronto Soccorso la donna è caduta riportando la frattura del femore.
Le dichiarazioni di Ternullo, Di Grande e Campisi
“Vogliamo capire se – dichiara la senatrice Daniela Ternullo – sia stata messa in atto una procedura per accertare l’accaduto e siamo convinti che servano provvedimenti volti, da un lato, a tutelare i cittadini e sanzionare le bad practice negli ospedali che ricoverano pazienti in condizioni inumane, e, dall’altro, ad aumentare i posti letto e gli organici di medici e paramedici. Quanto all’ospedale di Siracusa esistono criticità non tollerabili e crediamo che la Regione Sicilia debba provvedere quanto prima ad un cambio di passo nella gestione della sanità pubblica“.
“Non si ravvisano – ha precisato il direttore del pronto soccorso Aulo Di Grande – nella gestione della paziente né errori diagnostici né gestionali“.
Invece, Campisi, si chiede se “sia etico far permanere una paziente per sei giorni al Pronto soccorso con una diagnosi errata somministrandole cure sbagliate e causandole una complicanza come la rottura del femore?“.
Il direttore medico di presidio Paolo Bordonaro ha avviato una indagine interna.