Addio a Sandra Milo, la Sandrocchia musa di Fellini si è spenta a 90 anni

Addio a Sandra Milo, la Sandrocchia musa di Fellini si è spenta a 90 anni

ROMA – Ci ha lasciati a 90 anni Sandra Milo, circondata dall’affetto dei suoi familiari, nella sua abitazione a Roma, così come aveva richiesto. La notizia è arrivata dai familiari dell’attrice più popolare della storia del cinema italiano. Piange la sua scomparsa il mondo dello spettacolo.

Chi era la Sandrocchia di Fellini

Sandra Milo è nata nel 1933 a Tunisi con il nome di Salvatrice Elena Greco. Ha trascorso una vita intensa e piena di avventure, a partire dai numerosi traslochi con mamma e nonna ai tempi della guerra, fino ai numerosi matrimoni e alla gioia dei suoi figli. Un percorso travagliato, ma vissuto sempre con quel suo piglio e quel suo charme che hanno incantato i conduttori televisivi, i registi più in vista nel panorama cinematografico e migliaia di spettatori italiani.

La sua carriera

È stata conduttrice, giornalista, protagonista di reality shows. Una carriera memorabile. Ma il suo acme è stato raggiunto nel 1959, quando Roberto Rossellini le offre il ruolo di una prostituta al fianco di Vittorio De Sica nel film “Il generale della Rovere”. Dal quel momento in poi, il suo volto è diventato uno dei più richiesti. Ha collaborato, infatti, anche con Antonio Pietrangeli, che l’ha voluta protagonista del film “Adua e le compagne”, poi del film “Fantasmi a Roma”, con Eduardo De Filippo, Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni e infine del film “Lo scapolo”, in cui interpretava la hostess che cercava di accalappiare l’impenitente Alberto Sordi.



Prosegue nel 1962 la sua collaborazione con il cinema. Recita con Totò, Eduardo e Peppino De Filippo, Jean-Paul Belmondo, Ugo Tognazzi e Aldo Fabrizi ne “Il giorno più corto” di Sergio Corbucci. Cruciale poi l’incontro con Fellini, il quale l’ha definita la sua musaSandrocchia” e l’ha resa protagonista di due capolavori: “Otto e mezzo” nel 1963 e “Giulietta degli spiriti” nel 1965. Proprio Fellini diventerà il suo amante per ben 17 anni.

È stata anche diretta, fra i tanti, da Luigi Zampa in “Frenesia dell’estate” del 1963, da Dino Risi in “L’ombrellone” del 1965, a fianco di Enrico Maria Salerno.

Celebre poi lo scherzo ai suoi danni e del figlio Ciro nel 1990 nella trasmissione pomeridiana “L’amore è una cosa meravigliosa”.