Giorno della memoria, gli studenti di Mascalucia onorano le vittime della Shoah

Giorno della memoria, gli studenti di Mascalucia onorano le vittime della Shoah

CATANIA – In una gremita ed emozionata sala del Cinema “Moderno” di Mascalucia, gli studenti di alcuni importanti istituti scolastici di del territorio comunale hanno onorato la memoria delle vittime della Shoah e delle persecuzioni naziste e, in particolare, di Attilio Merico e Alfio Zappalà, cittadini della provincia di Catania, internati nei campi di prigionia tedeschi durante la seconda guerra mondiale.

Da chi è stata organizzata la manifestazione

La commemorazione del “Giorno della memoria”, organizzata dal Prefetto di Catania, dr.ssa Maria Carmela Librizzi, e dal Sindaco di Mascalucia, dr. Antonio Vincenzo Magra, condotta dal bravissimo Luca Messina, giovane studente del Liceo ClassicoC. Marchesi”.

I saluti istituzionali del Sindaco di Mascalucia, del dr. Emilio Grasso, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, di Mons. Genchi, Vicario generale dell’Arcivescovo di Catania, e della Prof.ssa Viviana Ardica, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Giuseppe Fava”, hanno preceduto l’intervento del Prefetto di Catania che ha sottolineato l’importanza di celebrare nei comuni della provincia le principali ricorrenze coinvolgendo e rendendo protagonisti gli studenti del territorio.

Il Prefetto Librizzi ha evidenziato come sia “obbligo delle Istituzioni, della scuola e della società civile non stancarsi mai di inculcare nei giovani il rispetto dell’altro, il rifiuto della guerra e non restare indifferenti di fronte alle ingiustizie, perché  come ci ricorda la Senatrice Liliana Segre contro l’indifferenza, male peggiore della violenza stessa, il vaccino più efficace è proprio il fare memoria”.

Il giorno in cui non potremo più contare sui ricordi dei sopravvissuti ha continuato il Prefetto spetta ai giovani ricordare e fare memoria”.

Le attività svolte durante la mattinata

I giovani di Mascalucia hanno raccolto l’invito del Prefetto, conducendo i presenti lungo un percorso di memoria dell’olocausto, attraverso letture e musiche.

Gli studenti del Liceo Marchesi hanno proposto un intenso documentario sulla presenza ebraica nel territorio catenese, esaltando il valore e la ricchezza dalla pacifica convivenza fra popoli di cultura ed estrazione diverse.

La musica, declinata sia in chiave moderna che popolare, è diventata protagonista con diverse esibizioni. 

Gli studenti degli Istituti scolastici di Mascalucia, ricevendo simbolicamente dalle Istituzioni il compito di mantenere sempre vivo il ricordo della tragedia dell’Olocausto, hanno consegnato le medaglie concesse dal Presidente della Repubblica in onore di cittadini di questa provincia deportati in Germania durante la seconda Guerra Mondiale per essersi opposti al regime nazista.

A chi è stata consegnata la medaglia

Affiancata dal Prefetto e dall’Assessore del Comune di Catania, Viviana Lombardo, la baby sindaco Carola Lanza, studente dell’Istituto “Leonardo da Vinci” di Mascalucia, ha consegnato la medaglia alla memoria di Attilio Merico, internato in Germania dal 9 settembre 1943 all’8 maggio 1945, alla figlia Elisabetta.

La giovane Gaia Saglimmeni, dell’Istituto “G. Fava”, insieme allo stesso Prefetto e al Sindaco di Mascalucia, ha consegnato la medaglia alla memoria di Alfio Zappalà, internato dal 9 settembre 1943 al 18 aprile 1945, alla figlia Alfia.

Come si è conclusa la giornata

In conclusione, il Prefetto ha ringraziato gli istituti scolastici, il Sindaco Magra e le altre autorità intervenute, sottolineando come “la celebrazione del giorno della memoria sia oggi ancora più importante perché l’attualità ce ne sottolinea l’urgenza e la necessità. Questa giornata non è solo una ricorrenza, ma costituisce un impegno a non dimenticare ed è importante farlo attraverso i ragazzi”.

La mattinata si è conclusa con l’esecuzione de “La vita è bella” di Nicola Piovani, sulle cui note il giovane presentatore Luca Messina ha riportato un pensiero di Roberto Benigni: “forse non si può scegliere il nostro destino, ma si può dare un senso alla nostra vita e alla nostra morte, e nulla può trionfare su questo”.