ENNA – Nella giornata di ieri personale della Polizia di Stato della Squadra Mobile della Questura di Enna ha arrestato M.M. presunto responsabile del delitto di omicidio volontario ai danni del padre convivente, Gaetano Menzo.
Il delitto si sarebbe consumato all’interno dell’abitazione di famiglia, dove la vittima sarebbe stata colpita da numerosi fendenti inferti con un’arma da taglio, presumibilmente un coltello da cucina, ritrovato sui luoghi.
Il presunto autore, in seguito, si è allontanato facendo perdere le sue tracce.
Dalle ricerche all’individuazione del presunto responsabile
Immediatamente sono state avviate le ricerche, senza soluzione di continuità, da parte della polizia. Sono state dislocate numerose pattuglie su tutto il territorio ennese alla ricerca del sospettato, alcune delle quali si sono estese anche nelle province limitrofe dove, per un certo lasso di tempo, era stata localizzata l’utenza in uso allo stesso.
Il tempestivo intervento delle Forze di Polizia e il contestuale avvio delle indagini condotte dalla Procura di Enna hanno consentito agli operanti di agganciare telefonicamente il presunto autore del reato, che con estenuanti attività di convincimento è stato invitato a far rientro ad Enna.
Nonostante ciò, nel frattempo, lo stesso è stato intercettato vicino gli uffici della Questura.
I precedenti tra padre e figlio
Dai primi accertamenti sarebbero emersi accesi e forti contrasti tra padre e figlio, accresciutisi nel tempo, per motivi verosimilmente di carattere economico e, comunque, in fase di ulteriore approfondimento.
Il Pubblico Ministero di turno, dopo aver proceduto all’immediato interrogatorio dell’arrestato – durante il quale lo stesso ha parzialmente ammesso le sue condotte criminose -, ne ha disposto la traduzione in carcere, in attesa dell’udienza di convalida da parte del GIP.
Il 22enne avrebbe detto: “Mi sono difeso, voleva colpirmi lui con un coltellino”. Ma le sue dichiarazioni non collimerebbero con la scena del delitto.
Massima soddisfazione per l’attività di indagine
Ancora una volta gli Ufficiali e gli Agenti della Polizia di Stato, con incessante impegno e abnegazione, sono riusciti a garantire una piena ed immediata risposta ai gravi fatti delittuosi verificatesi in provincia assicurando i presunti responsabili alla giustizia e garantendo la sicurezza pubblica.
Il Questore della Provincia di Enna ha espresso massima soddisfazione per l’attività d’indagine svolta dal personale della Squadra Mobile di Enna che rivela il costante impegno profuso dalla Polizia di Stato e la proficua e sinergica collaborazione con l’Autorità Giudiziaria.