SICILIA – Uno dei rischi in cui può incorrere un viaggiatore è proprio quello di perdere l’aereo. Una situazione tanto spiacevole quanto problematica, che va risolta in un modo o nell’altro.
Ecco, quindi, cosa fare se dovesse succedere qualcosa che vi porti a non prendere in tempo il volo.
Cosa fare se si perde l’aereo
“Cosa succede se perdo l’aereo?” Questa è una domanda gettonatissima e che richiede risposte precise e puntuali. Tutti i viaggiatori hanno l’ansia di arrivare in aeroporto e trovare il gate chiuso o di vedere da lontano l’aereo già in volo.
Si tratta di un rischio da evitare anche perché non è affatto la stessa cosa di perdere un treno o l’autobus, ad esempio, che sono facilmente sostituibili con la corsa successiva.
Certo, però, è un’evenienza da considerare e la prima regola è quella di mantenere la calma, sapendo con esattezza cosa fare senza entrare nel panico. Facciamo, quindi, un passo alla volta.
“Ho perso l’aereo”… e ora?
Innanzitutto, se avete la certezza matematica di aver perso l’aereo, provate a parlare con il personale al gate per ricevere indicazioni su eventuali passaggi da poter effettuare, sperando che nulla sia perduto.
Se non c’è nessuno, provate a contattare telefonicamente la compagnia aerea e chiedete se è possibile prendere un altro volo – magari nelle ore successive – senza costi aggiuntivi, per esempio o, invece, se è necessario pagare un nuovo ticket.
Molto dipende anche se avete pagato o meno l’assicurazione o se questa è inclusa nel prezzo del biglietto. Spesso, però, le compagnie low cost non coprono il rischio di perdere il volo.
In ogni caso, trovate tutte le informazioni online sul sito del vettore di riferimento.
Perdita del volo volontaria: skip lagging
Distinzione preliminare è capire se si perde il volo di proposito oppure no. Procediamo dalla prima ipotesi.
Ultimamente si è diffusa la pratica dello skip lagging che consiste nell’acquistare un biglietto aereo a prezzo stracciato per una partenza con diversi scali e, anziché scendere alla destinazione finale, si arriva a quella intermedia senza prendere poi il successivo volo. Pare che questo permetterebbe di risparmiare fino al 70% sul costo di un diretto.
Una escamotage tutt’altro che lecita e tutte le compagnie aeree, vista la diffusione, sono pronte a segnalare eventuali discrepanze.
In alcuni casi, soprattutto negli Stati Uniti, infatti, il “turista furbo” è stato citato in giudizio, rischiando addirittura una somma pari a 5 volte il prezzo del biglietto pagato. In Europa, invece, pare essere meno frequente.
Perdita del volo non imputabile al passeggero
Il secondo caso che può verificarsi è quello della perdita dell’aereo non imputabile al passeggero: cioè il viaggiatore non si imbarca, ma questa volta lo fa per cause che esulano dal suo volere.
In questo caso basta dimostrare che la partenza è stata impedita involontariamente e il contratto risulta risolto e il vettore dovrà restituire il prezzo del ticket già pagato.
Ovviamente, laddove non sia possibile provare la circostanza imprevedibile, non si potrà chiedere nulla alla compagnia aerea.
Sciopero della compagnia e diritti del passeggero
Vediamo cosa succede se si perde il volo a causa dell’adesione di uno sciopero generale da parte dei piloti, per esempio, o del personale.
Anche in questo caso ci sono dei diritti del passeggero da tenere bene a mente: l’E.n.a.c. (Ente Nazionale Aviazione Civile) si occupa della problematica e nello specifico vi sono delle linee guida da seguire per aderire a uno sciopero e devono garantirsi comunque dei servizi minimi.
Non si può scioperare:
- In prossimità delle feste natalizie: dal 18 dicembre al 7 gennaio; Dal 24 aprile al 2 maggio;
- Dal 27 giugno al 4 luglio;
- Dal 27 luglio al 5 settembre;
- Dal 30 ottobre al 5 novembre.
Deve essere garantito comunque l’arrivo a destinazione:
- In caso di voli in programma in orari antecedenti l’inizio dell’agitazione; In caso di volo intercontinentale deve esserci almeno un volo per continente;
- In caso di voli da/per le Isole, deve esserci almeno un collegamento al giorno.
Se, invece, si violano queste direttive, il passeggero che ha regolarmente pagato il prezzo del biglietto e che poi, invece, ha perso il volo, potrà avanzare i propri diritti e agire contro la compagnia aerea. Esiste, infine, una vera e propria Carta dei diritti del passeggero elaborata dall’E.n.a.c.: una sorta di vademecum completo da tenere bene a mente e che può essere utile anche in altre circostanze.
I consigli pre-partenza
Essenziale, quindi, l’organizzazione: questa deve essere la vostra parola d’ordine.
Il consiglio è quello di sistemare tutto con largo anticipo: dai documenti ai bagagli, così che il giorno della partenza non dobbiate fare altro che recarvi in aeroporto.
Considerate che può esserci traffico per strada, quindi, è bene considerare almeno 2 ore prima, per essere sereni. Meglio aspettare in aeroporto che vivere con l’ansia di perdere il volo.
Ancora, meglio optare sempre per il check-in online, in modo tale da “saltare” la fila e procedere direttamente verso i controlli.