PALERMO – Ieri sera la Polizia di Stato ha arrestato un palermitano resosi responsabile del reato di resistenza a pubblico ufficiale e furto aggravato di un’autovettura.
Ruba un’auto e dà il via a un rocambolesco inseguimento
Nel corso delle attività di prevenzione e repressione dei reati predatori, gli Agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, durante il regolare servizio di controllo del territorio, hanno aderito a una nota, diramata dalla locale Centrale Operativa, riguardante la segnalazione di un furto in atto di un’autovettura da viale Piazza Armerina e localizzata in movimento in largo Camastra.
L’allarme ha permesso alle volanti di porsi nell’immediato alla ricerca del mezzo grazie anche alle posizioni in tempo reale della stessa diramate via radio dalla Sala Operativa su indicazione della proprietaria del mezzo.
I poliziotti hanno segnalato l’auto in questione in via Leonardo da Vinci con un giovane a bordo.
Fuga nel senso opposto di marcia
Gli agenti, raggiunto il mezzo in fuga hanno intimato l’Alt, hanno azionato i dispositivi di segnalazione acustici e luminosi in dotazione, ma il soggetto a bordo, disatteso l’ordine ha accelerato con il chiaro intento di far perdere le proprie tracce, sottraendosi al controllo e imboccando, seppur un breve tratto, via Leonardo da Vinci in direzione opposta al senso di marcia.
Ne è nato un inseguimento durante il quale il giovane si è reso protagonista di spericolate e sconsiderate manovre che mettevano a repentaglio la sicurezza degli altri utenti della strada.
Tenta di scappare a piedi ma viene fermato dai poliziotti
L’inseguimento si è concluso in via Evangelista di Blasi e il ragazzo, arrestata la marcia, ha tentato una breve fuga a piedi anche se è stato successivamente bloccato e identificato dagli agenti. Da accertamenti successivi è stato rinvenuto e sequestrato un giravite presumibilmente utilizzato dal giovane per compiere l’azione criminosa.
Giova precisare che l’indagato è indiziato in merito ai reati contestati e che la sua posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.
Foto di repertorio