La banda spaccavetrine torna in azione: nuovo colpo in un noto ristorante di Palermo

La banda spaccavetrine torna in azione: nuovo colpo in un noto ristorante di Palermo

PALERMO – Nella piazza Bologni di Palermo, il noto ristorante Cucci è diventato il teatro di un colpo notturno di una banda spaccavetrine.

Inizialmente, i malviventi hanno preso di mira un bar, ma il loro vero successo è stato raggiunto nel cuore del ristorante, dove hanno perpetrato un grosso furto.

Il bottino prelevato dai malviventi

L’operazione criminale ha avuto inizio con la violenta rottura della vetrina del locale che ha permesso ai ladri di accedere al ricco bottino che il ristorante custodiva.

La cassa è stata svuotata di contanti, mentre bottiglie di pregiato vino e liquore sono finite nelle mani dei ladri. Non contenti, i malintenzionati hanno prelevato anche alcuni palmari, aggiungendo ulteriori elementi di valore alla loro spesa illecita.

Gli autori del furto

L’intero evento è stato ripreso dalle telecamere del sistema di videosorveglianza del locale fornendo alle forze dellordine importanti indizi per risalire agli autori del furto. Tuttavia, la rapidità con cui i ladri hanno agito ha complicato la loro identificazione e cattura.



Al momento, è in corso un’approfondita indagine da parte dei carabinieri, che stanno analizzando attentamente le prove raccolte per portare alla luce i responsabili di questo colpo notturno.

L’intervento di Analdi

Siamo molto sconfortati per quanto sta avvenendo in città – dice Giovanna Analdi presidente dell’Associazione Cassaro Alto -, cerchiamo in questi ultimi mesi di organizzare degli incontri per sensibilizzare tutti e cercare di rendere il nostro lavoro più sereno. Ma poi ci troviamo davanti a questi gesti terribili che lasciano tanto scoramento dentro“.

Oggi abbiamo organizzato con la facoltà teologica una merenda in facoltà con i bimbi dei quartieri Ballarò, Kalsa e Brancaccio. La nostra associazione cerca di fare tanto ma questi continui furti creano tanta rabbia e paura nei commercianti“, conclude.

Foto di repertorio