“Cattedre in ribalta”: gruppo di docenti e dirigente scolastico per un progetto teatrale contro la violenza sulle donne

“Cattedre in ribalta”: gruppo di docenti e dirigente scolastico per un progetto teatrale contro la violenza sulle donne

BRINDISI – Nasce a Brindisi in un giorno qualsiasi, quasi per caso, da un piccolo progetto per dare vita a un grande evento.

Quest’anno, nella lotta contro l’eliminazione della violenza sulle donne, c’è qualcosa di diverso, un sentire più profondo che richiede un reale cambiamento.

La triste storia di Giulia Cecchettin rappresenta un punto fermo nella storia della violenza di genere; un punto da cui ripartire con una nuova consapevolezza. La compostezza e determinazione della sua famiglia ha generato, infatti, nell’opinione pubblica, la volontà di affrontare il problema in modo meno superficiale, affondando finalmente le mani fino nel cuore della società e cercando di risalire alle cause e alle dinamiche distorte che continuano a generare episodi più o meno gravi ai danni delle donne.

Per questo motivo un gruppo di docenti di una piccola provincia del sud Italia, in un grigio pomeriggio di novembre prende una decisione. Schierarsi!

Abbiamo ritenuto necessario metterci in gioco direttamente e provare a cominciare a cambiare una società che alle volte ci fa paura, che non riconosciamo – afferma la Dirigente Scolastica dell’IC Commenda, la Prof.ssa Patrizia Carra – “Quello che è successo non può essere un numero in più nell’elenco delle donne vittime di violenza. Quello che è successo richiede che tutti noi facciamo uno sforzo per cominciare a cambiare davvero la nostra realtà e il futuro di tante donne come noi, meno fortunate di noi”.

Per questo – continua la Dirigente – cominciamo a cambiare noi, e, grazie alle parole di grandi autori, cerchiamo di dire quello che, tutte le volte che ascoltiamo una storia atroce come quella di Giulia, sentiamo dentro come un forte pugno nello stomaco. E lo diciamo in un modo per noi inconsueto”.

Nasce così la Compagnia teatrale “Cattedre in ribalta”, un laboratorio composto dalla Dirigente Scolastica dell’IC Commenda di Brindisi, Patrizia Carra, e da 22 docenti che, fino al giorno precedente, avevano una sola certezza, non sarebbero mai salite su un palcoscenico per recitare in una rappresentazione teatrale in pubblico.

E invece, lo scorso 5 dicembre, il gruppo si esibisce eccome, facendo il tutto esaurito e riscuotendo un grande successo di pubblico e critica.

Nell’aula magna del plesso “Giulio Cesare” del loro Istituto Comprensivo e alla presenza dei rappresentanti delle maggiori Istituzioni della città, Prefetto, Procuratore della Repubblica, Sindaco e di tutte le Forze dell’Ordine, la messinscena, impreziosita dalla partecipazione straordinaria dell’attrice Sara Bevilacqua, ha generato un turbinio di emozioni nel pubblico che, attento e sorpreso, ha tributato un lungo applauso finale alle interpreti.

L’altra faccia della luna” è il titolo della rappresentazione teatrale nata per dire “basta” alla violenza contro le donne. Un viaggio sulla violenza di genere attraverso alcune delle voci più illustri della nostra cultura come Dario Fo, Franca Rame, Rita Levi Montalcini, Giorgio Gaber, Lella Costa, Serena Dandini.

L’intero progetto, intuizione della Dirigente Scolastica, è un unicum nel panorama della provincia di Brindisi e si avvale della collaborazione del Maestro Mino Profico, attore, regista ed esperto conduttore di gruppi, con esperienza ormai decennale negli Istituti e nelle realtà teatrali salentine.

Quello che sembrava un azzardo e cioè portare in scena docenti con nessun precedente teatrale, in un tempo estremamente breve, è diventato una profonda immersione esperienziale dove sono germogliate intese artistiche, amicizie, progetti futuri e una messinscena che ha sorpreso tutti per intensità e messaggio.

Questa è la magia della quale si è potuto godere.

Un piccolo esperimento, dunque, ma che in breve tempo è diventato grande e rischia di rompere gli argini e uscire dai confini del territorio per muoversi e proporsi in tutte le regioni d’Italia.

Ai nostri tempi – afferma Mino Profico, regista dello spettacolo – le notizie invadono i confini della nostra limitata geografia emotiva, ogni nuovo orrore che riempie le pagine della cronaca risuona come un fallimento collettivo e una ferita sempre aperta nella nostra società. Questo ‘cazzotto nello stomaco’ così come abbiamo definito il nostro ‘viaggio nella violenza di genere’ è una risposta non solo all’esigenza di sensibilizzazione al tema della violenza, ma anche un monito tagliente a tutti coloro che alla presa di posizione preferiscono non sbilanciarsi, producono silenzio o peggio si voltano dall’altra parte. Proprio quando servirebbe una gentile rivoluzione che scenda in piazza ad urlare il ‘Basta’ di tutti, il silenzio e l’oblio distratto fanno un rumore assordante. Noi operatori teatrali proviamo ad utilizzare il palcoscenico, la parola per dare il nostro piccolo contributo, per dire da che parte stiamo“.

Patrizia Carra, Annarita Arigliano, Manuela Battista, Valeria Farina, Antonella Quarta, Federica Rollo, Vincenza Zitolo, Giovanna Giarratano, Maria Antonella Schirinzi, Maria Rosaria Riezzo, Valeria D’Aprile, Cecilia Furone, Katia Cursano, Anna Lisa Renna, Donatella Calvaruso, Roberta Petrone, Mary Boccadamo, Michela Mastria, Assunta Ricci, Antonella Contardi, Milena Caliandro, Rosanna Vanzanelli hanno calcato le tavole del palcoscenico per dire a gran voce che domani non può essere ancora come oggi. Che da qui si parte e “Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima”.

Una esperienza progettuale con un forte messaggio nato dal coraggio e che ha piantato il primo seme per un’antiviolenza sociale.

Le foto