Impegno civile e partecipazione attiva, gli assiomi del Progetto Legalità 2023/24 del Gemmellaro di Catania

Impegno civile e partecipazione attiva, gli assiomi del Progetto Legalità 2023/24 del Gemmellaro di Catania

CATANIA – Nel mese di novembre ha avuto inizio il Progetto “La Via della Legalità” dell’Istituto Gemmellaro di Catania, un percorso teorico-pratico di Educazione alla legalità che si concluderà a maggio con la partecipazione alle commemorazioni della Strage di Capaci a Palermo. Il Progetto, realizzato dalle Referenti Legalità ed educazione Civica dell’Istituto, prof.sse Chiara Sciuto e Santa Nicotra, e supervisionato dalla Dirigente Scolastica, Prof.sssa Fiorella Baldo, vede la partecipazione di 60 studenti delle classi quarte e quinte dell’Istituto.

Rivoluzionario l’approccio metodologico del Progetto: impegno civile e partecipazione attiva, attraverso cui scoprire le tante realtà ed esperienze del territorio che lottano quotidianamente per affermare principi di legalità e giustizia sociale, inclusione e solidarietà. Insomma, La legalità vissuta e non solo parlata.

Già due gli incontri del progetto.

A fine novembre gli studenti hanno partecipato all’incontro “Sulla STRADA della Legalità”, in cui si è affrontato il tema della sicurezza stradale. Ospite dell’incontro il dottor Damiano Capuano, Referente locale della A.I.F.V.S. (Associazione Italiana Famiglie Vittime della Strada) che, con un approccio empatico, ha raccontato agli studenti come il dolore per la perdita di una persona cara si può trasformare in un impegno a favore della comunità al fine di evitare, o quanto meno ridurre, le morti causate da incidenti stradali. Alla fine dell’incontro, il dottor Capuano, visto l’entusiasmo dei ragazzi che hanno chiesto “come poter migliorare le nostre strade”, li ha invitati a svolgere un lavoro sul campo: scegliere alcune zone della città ed individuare tutte le mancanze (semafori non funzionanti, cartellonistica ricoperta dagli alberi, strisce pedonali scolorite, etc.) per realizzare un report da inviare all’amministrazione comunale chiedendo un intervento migliorativo.

Il secondo appuntamento, lunedì 11 dicembre, si è svolto nel magico scenario dell’Etna innevata: i ragazzi hanno visitato la Cooperativa Beppe Montana Libera Terra a Belpasso, una realtà ricca di significato e di stimoli sul piano della legalità vissuta, e non solo parlata. La Cooperativa, aderente all’Associazione Libera, infatti, si trova su un terreno confiscato alla mafia ed è un’importante realtà economica del territorio.

Accolto dal dottor Alfio Curcio, amministratore delegato della Cooperativa, il gruppo ha scoperto come un terreno arido di legalità si possa trasformare in un campo rigoglioso che da lavoro, ed offre opportunità di crescita e sviluppo, con un occhio di riguardo verso l’inclusione (alcuni lavoratori della Cooperativa sono soggetti svantaggiati a cui viene data l’opportunità di affermazione della propria dignità). La storia della legge sui beni confiscati, la tristezza nello scoprire che l’uomo che ha avuto l’intuizione della restituzione alla comunità delle proprietà ottenute illegalmente dalle organizzazione criminali è stato ucciso prima dell’approvazione della legge, le difficoltà concrete nel mettere in pratica un progetto bello ma complicato, unitamente alla energia ed all’entusiasmo con cui Alfio Curcio porta avanti questo progetto hanno incantato gli studenti.

Prime reazioni dei ragazzi dopo questi due incontri: “Che bello non parlare solo di morti ammazzati in un progetto legalità, incredibile scoprire che l’umanità non è poi così cattiva ed egoista, ci piace molto essere coinvolti in modo attivo”.

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