Perché il clarinetto è il re della banda

Perché il clarinetto è il re della banda

Il clarinetto è uno strumento di estrema versatilità. Le sue potenzialità vengono sfruttate non solo in banda, ma anche in orchestra e in diverse formazioni di musica da camera. Con il suo duttile timbro, è in grado di estendersi dalle note più gravi a quelle più acute, mantenendo sempre un’estrema eleganza. Probabilmente, è lo strumento più affine alla voce umana. Per questo motivo, il clarinetto rientra nella categoria degli strumenti a fiato più apprezzati in una banda e in un’orchestra.

Origini dello strumento

Appartenente alla famiglia dei legni, il clarinetto è uno strumento in legno di ebano nero e in metalli argentati per le chiavi. È l’ancia, una sottile lingua di canna comune, a emettere il suono dello strumento, amplificato e modulato dal corpo dello strumento.

I suoi antenati risalgono al 2700 a.C.: pare che il memet egiziano, primo strumento nella storia ad aver adottato il principio dell’ancia semplice, sia il più antico predecessore del clarinetto. Sullo stesso principio si basa lo chalumeau, risalente alla seconda metà del Seicento. Lo strumento era costituito da un tubo cilindrico di canna alla cui parte superiore c’era un’incisione fatta per ricavare l’ancia.



Le prime tracce della creazione del clarinetto sono documentate nell’Historische Nachricht von den Nürnbergischen Mathematics und Kunslern (Norimberga, 1730). Scritto da J.G. Doppelmayr, il testo include, oltre all’elenco delle personalità di Norimberga, la biografia di Johann Christoph Denner (1655-1707), a cui si attribuisce l’invenzione di un innovativo strumento a forma di tubo, successivamente chiamato clarinetto.

Il clarinetto è “il violino” della banda

Se suoni il violino e non ascolti allo stesso tempo il clarinetto non si può far musica“. Questa frase è stata detta dal pianista e direttore d’orchestra argentino-israeliano Daniel Barenboim, durante l’intervista del 16 gennaio 2007 al Corriere della Sera.

Non senza ragione, le bande musicali degne di importanza amano farsi chiamare ”Orchestre di Fiati”. Ebbene, vere orchestre senza gli strumenti ad arco. Per via della sua versatilità e capacità di eseguire melodie chiare e penetranti, il clarinetto è spesso considerato il “violino della banda”. Ad esso sono affidati passi di agilità, trilli e tremoli, ovvero la rapida ripetizione di uno o più suoni da parte di uno strumento.