Inaugurato il “Museo delle Auto Storiche” a Catania

Inaugurato il “Museo delle Auto Storiche” a Catania

CATANIA – È stato inaugurato a Catania il Museo delle Auto Storiche della Fondazione Etica e Valori Marilù Tregua di via Acireale 3.

Il taglio del nastro

Si è occupato del taglio del nastro l’Arcivescovo di Catania, monsignor Luigi Renna. Lo stesso è poi stato protagonista della cerimonia di benedizione del luogo, dove si trova un’esposizione di 25 auto storiche, certificate dall’Automotoclub Storico Italiano e munite del Crs (Certificato di Rilevanza Storica).

Un’iniziativa di Carlo Alberto Tregua

L’iniziativa è stata ideata dal direttore del Quotidiano di Sicilia, Carlo Alberto Tregua, che in occasione della presentazione del Museo ha affermato: “Riteniamo che etica e valori siano fondamentali per una comunità. Ovviamente ci sono valori di tutti i tempi, perché una comunità senza equità e rispetto reciproco“.

Un vero e proprio polo culturale

Il Museo delle Auto Storiche non si vuole limitare a spazio espositivo, ma si pone l’obiettivo di divenire un vero e proprio polo culturale della città. L’iniziativa sarà ulteriormente valorizzata dalle attività che saranno portate avanti all’arrivo dell’anno nuovo.

museo delle auto storiche catania

Le parole di Raffaella Tregua

Il vicedirettore del Quotidiano di Sicilia, Raffaella Tregua, ha spiegato: “Questa antica rimessa Citroen che abbiamo riconvertito in museo è anche un luogo dove si presenteranno libri, si creeranno eventi sportivi, mostre storiche e fotografiche. Una città come Catania non può fare a meno di avere dei posti che consentano ai cittadini di avvicinarsi sempre più alla cultura“.

Chi era presente all’evento

Hanno preso parte all’incontro anche l’assessore alle Attività Produttive del Comune di Catania, Giuseppe Gelsomino, il Questore del capoluogo etneo, Giuseppe Bellassai, il senatore ed ex sindaco di Catania, Enzo Bianco, il direttore della Banca d’Italia, filiale di Catania, Gennaro Gigante, e il direttore della Caritas etnea, don Nuccio Puglisi.