VILLABATE – I carabinieri della Compagnia di Misilmeri hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palermo su richiesta della Procura locale, nei confronti di un 53enne palermitano. Quest’ultimo è risultato essere già noto alle Forze dell’Ordine. È accusato di violenza e minacce a pubblico ufficiale aggravate dal metodo mafioso.
Le indagini sulle minacce del palermitano al funzionario comunale
Le indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo e della Stazione di Villabate hanno permesso di ricostruire una vicenda che negli ultimi mesi ha visto un funzionario del Comune di Villabate rimanere vittima di diversi episodi di violenza e di minaccia ad opera dell’indagato. Quest’ultimo è risultato operante nel settore della ristorazione. Gli episodi hanno riguardo il rilascio o meno di autorizzazioni amministrative riguardanti un’attività commerciale gestita dallo stesso.
L’aggravante del metodo mafioso
Il palermitano avrebbe posto in essere le sue condotte con l’aggravante del cosiddetto “metodo mafioso“, esercitando una pressione psicologica maggiorata dal fatto che i reati sarebbero stati compiuti tutti all’aperto, in pieno giorno e con modalità tali da indurre i presenti a ritenerlo appartenente e o contiguo ad ambienti “mafiosi“.
L’indagato è stato arrestato e trasferito nel carcere di Palermo in vista dell’interrogatorio di garanzia.