CATANIA – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dall’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza si osserva dalle 16,05 circa (UTC) un incremento dell’attività stromboliana al cratere di Sud-Est.
Etna in eruzione
Tale attività produce delle emissioni di cenere che, in accordo con il modello previsionale, si disperdono tra Nord e Nord-Est. L’attività esplosiva è accompagnata da un flusso lavico che si propaga nel versante meridionale del cono del cratere.
L’ampiezza media del tremore vulcanico continua a mostrare un andamento variabile nel tempo, con rapide oscillazioni tra il livello medio ed alto, con valori che dalle ore 16 (UTC) sono i più alti tra quelli registrati nelle ultime due settimane.
Le sorgenti del tremore permangono nell’area del cratere di Sud-Est alla profondità di circa 2.800 m sopra il livello del mare.
A partire dalle ore 16 (UTC) circa l’attività infrasonica è significativamente aumentata sia nel tasso di accadimento degli eventi che nella loro ampiezza. Allo stato attuale essi raggiungono valori alti di intensità. Le sorgenti degli eventi infrasonici risultano localizzate nell’area del cratere di Sud-Est.
L’analisi dei dati della rete clinometrica e degli strainmeter non mostra, al momento, deformazioni del suolo significative.
Le foto di Deborah Longo
Foto della fotografa Deborah Longo (@deborah_longo_)
Le foto di Maria Angela Cinardo
Foto di Maria Angela Cinardo
Le immagini video
Il video di Filippo Sicali