CASTELVETRANO – Condannato a 6 anni e 8 mesi Andrea Bonafede, cugino e omonimo del geometra di Campobello di Mazara che ha prestato l’identità a Matteo Messina Denaro.
Condannato per aver fatto da tramite tra Messina Denaro e il suo medico
Il G.U.P. di Palermo lo ritiene colpevole per favoreggiamento aggravato e procurata inosservanza della pena. L’accusa in aula era sostenuta dai pm Piero Padova e Gianluca de Leo.
Bonafede ha fatto da intermediario tra Matteo Messina Denaro e il medico Alfonso Tumbarello nel periodo in cui il boss era in cura per il tumore al colon di cui era affetto. Il condannato faceva avere a Messina Denaro le ricette intestate al geometra e le prescrizioni delle terapie, firmate da Tumbarello.
“Non sapevo che il malato fosse Matteo Messina Denaro“
L’intermediario si è giustificato affermando di non sapere che il malato era l’ex superlatitante. Ha spiegato di essere convinto che ad avere il tumore fosse il cugino, che avrebbe voluto però tenere riservata la sua battaglia contro il cancro.
Il procuratore aggiunto Paolo Guido e i sostituti Gianluca De Leo e Pierangelo Padova avevano chiesto una condanna di 13 anni. Come si può notare dalla sentenza finale, il giudice ha accolto solo in parte la loro richiesta.
Bonafede, difeso dall’avvocato Tommaso De Lisi, era stato arrestato lo scorso 7 febbraio, a distanza di poche settimane dalla cattura di Matteo Messina Denaro.
In foto Matteo Messina Denaro e il medico Tumbarello