PALERMO – Da qualche giorno a Palermo è arrivato il circo nonostante le proteste da parte di associazioni animaliste e cittadini con pensieri che non si sposano con l’idea dello spettacolo a scapito degli animali in condizioni che non si aggirano sugli standard richiesti.
Arriva il Circo Orfei a Palermo, gli animalisti scrivono a Lagalla
Il partito animalista Lndc Animal Protection con Piera Rosati come presidente ha provveduto ad inviare una lettera al sindaco del capoluogo siciliano, Roberto Lagalla, ricordando di intensificare i controlli nei luoghi interessati dall’attendamento e, in qualche modo, rendere più complesse le attività circensi sui territori in questione.
Gli animali meriterebbero di vivere una vita tranquilla, non essere esclusivamente attrazione per l’essere umano. Il concetto alla base di quanto detto funzionerebbe al meglio se attivato reciprocamente, invece spesso e volentieri le troppe restrizioni mischiate a un’esistenza non conforme alla normalità contribuiscono a sfociare in situazioni rischiose.
L’assessore di Palermo Rosi Pennino: “Controlli periodici della municipale”
“L’Assessore di Palermo, Rosi Pennino, sta seguendo con particolare attenzione l’evolversi della situazione circo a Palermo anche perchè gli spettacoli proseguiranno fino al 2024: “Appresa la notizia dell’attendamento del circo Orfei e sollecitata dalle associazioni animaliste, ho personalmente richiesto alla polizia municipale – U.O. Servizio benessere animale controlli approfonditi con cadenza periodica“. – Al momento sembrerebbe essere tutto sotto controllo, in ogni caso l’apporto delle autorità sarà fondamentale per individuare ipotetiche anomalie.
NO all’uso degli animali nei circhi, 2024 l’anno della svolta?
Nonostante l’approvazione della legge per l’abolizione dell’uso di animali nei circhi, ancora non figura un decreto attuativo per mettere in pratica ciò che rappresenterebbe una lettera morta. Questa condizione potrebbe andare a influire sullo status fisico delle specie.
La stessa Pennino rassicura su questo tema spiegando che, con l’approvazione della Legge 106 del 15/07/2022 (vigente dal
27/11/2022), il governo è stato delegato ad adottare, entro 24 mesi (ovvero nel 2024), la riforma, la revisione e il riassetto della vigente disciplina delle attività circensi.
Regolamenti comunali stringenti per “ostacolare” le attività circensi
L’unico “blocco” che si può attuare allo spettacolo circense può riferirsi all’approvazione di particolari regolamenti comunali, molto stringenti, da rendere difficoltoso l’arrivo dei circhi sul territorio stabilito.
“Considerato che – spiega l’Assessore – entro un anno saranno emanati i decreti attuativi di revisione della normativa nazionale, ritengo più utile approfondire detti decreti con le associazioni animaliste, così da condividere e proporre successivamente un regolamento che possa integrare tali disposizioni“.
Dialogare, rendersi conto e raggiungere un obiettivo: il circo non era e non è una priorità
Dialogare tra le parti interessate è l’aspetto più importante per raggiungere un “compromesso“, la cosa lampante – già da diversi anni – fa riferimento al fatto che gli spettacoli circensi non sono più apprezzati come una volta.
Sarà stato un cambio di mentalità, l’avvento della potenza di Internet in grado di rendere visibile qualsiasi contenuto e con esso anche le condizioni di sfruttamento cui sono sottoposte le specie animali o semplicemente l’obiettivo di raggiungere uno status quo sfuggito per mano dell’uomo.
Fonte foto Facebook – Alfio Rapisarda