Scoperta un’associazione a delinquere per il contrabbando di gasolio: arrestate quattro persone

Scoperta un’associazione a delinquere per il contrabbando di gasolio: arrestate quattro persone

MARSALA – Questa mattina i finanzieri del Comando Provinciale di Trapani su delega della Procura della Repubblica di Marsala hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip al Tribunale di Marsala, nei confronti di quattro soggetti indiziati, dei reati di associazione a delinquere, finalizzata al contrabbando di prodotti petroliferi.

Lo svolgimento delle indagini

Le indagini, condotte sotto la direzione della Procura di Marsala e delegate a militari della Compagnia Guardia di Finanza di Marsala, hanno avuto inizio nel 2022, a seguito dell’avvio di attività di monitoraggio e riscontro eseguite nei confronti di una società appartenente al settore del commercio, sia ingrosso che dettaglio di carburante.

Ad insospettire le Fiamme Gialle era stato un consistente flusso di autovetture e altri mezzi impegnati nel prelievo di gasolio destinato ad usi agevolati.

I successivi approfondimenti rivelavano l’esistenza di una frode, architettata da quattro soggetti residenti a Marsala i quali, avvalendosi di un reticolo di società presenti in quella stessa zona, che curavano la destinazione di gasolio ammesso ad aliquote agevolate, in quanto destinato ad imprenditori agricoli e vivai, ad usi soggetti a maggiore imposta, cioè all’autotrazione, con conseguente evasione dell’accisa sui prodotti energetici.

Tale risparmio ottenuto illegalmente, nello specifico a danno dell’erario, ha consentito alla società di rivendere i prodotti all’utenza ad un prezzo notevolmente inferiore rispetto allo stesso destinato all’autotrazione di mezzi e, in danno dei commercianti di settore, i quali sono stati tagliati fuori dal mercato.



A causa di tutto ciò, gli indagati avevano costituito un mercato “parallelo”, ovviamente con il consenso di chi usufruisse del tutto, i quali si interponevano, mediante contabilizzazione di fatture fittizie, nella commercializzazione di gasolio di fatto destinato a soggetti che diversamente non avrebbero potuto.

Le richieste della Procura della Repubblica

La Procura della Repubblica di Marsala ha ipotizzato la sussistenza di un vincolo associativo all’interno della compagine societaria, finalizzato alla commissione di più reati in materia di evasione d’imposta, su  come gli indagati nell’ambito aziendale abbiano costantemente operato seguendo volontariamente gli stessi procedimenti, sulla base di un accordo intercorso tra di loro, fondamentalmente diretto a recare benefici economici alla clientela e  al sensibile incremento del volume d’affari della medesima società.

In tale contesto, il gip del Tribunale di Marsala ha accolto integralmente la richiesta della Procura e ha emesso il seguente provvedimento, oggetto dell’odierna esecuzione: misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l’ufficio di amministratore unico e legale rappresentante di una società, misure cautelari coercitive del divieto di dimora, sequestro preventivo, avente ad oggetto somme di denaro, disponibilità finanziarie, automezzi ed immobili, per un valore complessivo di oltre 250.000 euro, nei confronti dei quattro promotori dell’associazione per delinquere.

Della società “promotrice” invece, i provvedimenti sono i seguenti (tutti dei sequestri): del complesso aziendale e delle quote societarie, di tre impianti, ovvero dei depositi commerciali di carburante, dei mezzi di trasporto impiegati per la commissione della frode.