CATANIA – Il comando provinciale della Guardia di Finanza di Catania, nei giorni scorsi, ha predisposto controlli mirati in materia di abusivismo commerciale, codice del consumo e violazioni alla normativa sulla sicurezza dei prodotti in genere, sottoponendo a sequestro oltre 4mila prodotti risultati privi della regolare etichettatura informativa, tra cui articoli per la profumazione d’ambiente, bevande e snack alimentari.
I controlli della Guardia di Finanza a Catania
In particolare, allo scopo di mantenere alto il livello di sicurezza dei cittadini circa l’acquisto di prodotti di diverso genere, i militari del I Gruppo di Catania hanno intensificato i controlli nei confronti dei rivenditori al dettaglio per sottrarre dal mercato prodotti di minuta vendita etichettati in assenza delle basilari informazioni in lingua italiana.
Tale etichettatura è, infatti, resa obbligatoria dal Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005) e, per gli alimenti, dalla normativa comunitaria (Regolamento UE n. 1169/2011) che prescrive indicazioni nutrizionali obbligatorie in lingua italiana, affinché esse siano rese chiare, precise e facilmente comprensibili per il consumatore.
L’esercizio commerciale nel mirino
Nella circostanza, i militari operanti hanno individuato nel capoluogo etneo un esercizio commerciale che deteneva merce illecitamente commercializzata – in spregio alla normativa europea – e proceduto al sequestro amministrativo, per un totale di n. 3.615 profumatori per ambiente e 1.061 prodotti alimentari composti da bevande e snack.
Il titolare dell’attività commerciale è stato segnalato alle competenti Autorità amministrative per l’applicazione della sanzione, prevista fino a un massimo di 25.823 euro.
Accertamenti in corso
Sono in corso accertamenti volti a risalire la filiera di distribuzione per individuare, a monte, i produttori che hanno aggirato le previste regole di immissione in commercio.
L’attività svolta dai militari del comando provinciale di Catania testimonia l’impegno e la dedizione che il Corpo rivolge ai propri cittadini, promuovendo iniziative volte a reprimere quei fenomeni illeciti che possono – anche solo in astratto – minare la salute e il benessere della collettività.