MISILMERI – Oltre 14 kg di fuochi d’artificio, tra casa e garage, con un peso di materiale esplodente superiore al limite consentito, sono stati rinvenuti a carico di un uomo di Misilmeri. Quest’ultimo è stato indagato in stato di libertà, perché ritenuto responsabile del reato relativo alle disposizioni per il controllo e la detenzione delle armi.
Fuochi d’artificio illegali, un uomo indagato
I poliziotti di Brancaccio hanno eseguito una serie di accertamenti relativi ai detentori di licenze orbitanti nel settore dei fuochi pirici, anche in previsione dell’imminenti festività natalizie che inevitabilmente causano recrudescenze del fenomeno degli spari dei fuochi d’artificio, non autorizzati.
In tale contesto, i poliziotti hanno sottoposto a controllo amministrativo, nella propria abitazione, l’uomo residente a Misilmeri, titolare di licenza di fuochista che permette di esercitare il mestiere di pirotecnico per l’accensione di fuochi artificiali.
Tale accertamento ha consentito di rinvenire, all’interno del garage, 13 batterie di fuochi artificiali e all’interno della sua abitazione, occultati tra bagno, camera da letto e ripostiglio, ulteriori giochi pirici per un totale complessivo superiore a 14 Kg di massa attiva.
Materiale esplodente superiore al limite
Gli artifizi pirotecnici rinvenuti, aventi categoria F2, sono risultati di libera vendita, ma detenuti illecitamente in quanto contenenti al loro interno materiale esplodente per un peso netto superiore al limite consentito dalla legge.
I fuochi d’artificio rinvenuti, trasportati in sicurezza con l’ausilio di personale del Nucleo Artificieri della locale Questura sono stati sequestrati, mentre l’uomo è stato denunciato a piede libero ai sensi dell’art.2 della legge n. 895/67, relativa alla detenzione illegale di materiale esplodente con massa attiva netta pari a 14,2 Kg.
Ritirata la licenza di fuochista
Alla luce di quanto emerso, la licenza di autorizzazione all’esercizio del mestiere di pirotecnico per l’accensione dei fuochi artificiali rilasciata, di cui l’uomo è titolare, è stata ritirata, in attesa di successive determinazioni.
Giova precisare che la responsabilità penale delle condotte elencate sarà definita solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.