CATANIA – “Un’altra Sicilia” – “Sanità-Scuola-Sviluppo”: questo è il tema dell’evento organizzato a Catania dalla deputata regionale, Ersilia Saverino a cui hanno preso parte oltre 600 persone provenienti da ogni parte della Sicilia e in rappresentanza di simpatizzanti, militanti e amministratori delle varie realtà politiche e sociali della regione. Una sala gremita per sancire la voglia di cambiamento e che non si rassegna alle scelte del governo regionale di centrodestra.
“Grazie a tutti voi per aver accettato il nostro invito e per la stima e l’affetto che sempre ci dimostrate. Abbiamo voluto questo incontro non solo per raccontarvi, dal nostro punto di vista, questo primo scorcio di legislatura all’Ars, ma anche per riflettere e ragionare insieme sulla situazione economica e sociale della Sicilia, ad un anno dall’insediamento del nuovo governo regionale. Con i colleghi del gruppo parlamentare non vogliamo solo, come ci si aspetta da una qualsiasi opposizione, raccontarvi quali scelte sbagliate siano state compiute dal centrodestra, ma soprattutto esprimere tutta la nostra preoccupazione per le scelte che continuano a non essere compiute”.
È con queste parole che la Deputata all’Ars Ersilia Saverino ha aperto l’incontro che ha visto come relatori l’intera rappresentanza del Pd all’Ars composta dal Capogruppo On. Michele Catanzaro, dall’On. Giovanni Burtone, dall’On. Valentina Chinnici, dall’On. Antonello Cracolici, dall’On. Mario Giambona, dall’On. Calogero Leanza, dall’On. Tiziano Spada e dall’On. Fabio Venezia. E ancora il segretario della Cgil Sicilia Alfio Mannino e il già sottosegretario alla Giustizia Giuseppe Berretta. Presente anche il segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo che ha portato i saluti istituzionali.
“Ci troviamo di fronte ad un governo regionale che non governa – ribadisce l’Onorevole Saverino Presidente Provinciale del PD Catania -. E forse non riesce a farlo perché per governare occorre avere una visione, avere la volontà di risolvere i problemi e di costruire il futuro. Purtroppo da un po’ di tempo non si parla più della Sicilia come ponte tra Europa, Africa e Medioriente. Non ne parla l’Europa, non ne parla il Governo Nazionale, né tantomeno ne ha consapevolezza il governo regionale. E non basta la favoletta del ponte sullo stretto per farci credere al ruolo strategico che la Sicilia, in quanto geograficamente al centro del Mediterraneo, potrebbe ricoprire in futuro”.
Troppo grande è ancora il deficit infrastrutturale. Il ponte, senza porti adeguati, senza ferrovie veloci, senza autostrade degne di chiamarsi tali, senza piattaforme per il trasporto intermodale, senza aree industriali attrezzate e moderne, con una gestione approssimativa degli aeroporti, non servirà a molto se non a riproporre l’ennesimo spot elettorale che va avanti da decenni.
“Eppure la manifestazione svoltasi a Roma sabato scorso ci ha ridato forza e speranza – conclude l’onorevole Saverino -. C’è un popolo grande che crede nei valori della democrazia e della giustizia sociale, che non si rassegna alle scelte di un governo di centrodestra che toglie ai poveri per dare ai ricchi, che dimentica il sud o ci pensa solo per penalizzarlo togliendo strumenti di sviluppo come le Zes o gli ammortizzatori sociali. Dalla imponente manifestazione di Piazza del Popolo possiamo ripartire anche oggi con più slancio e motivazione, perché costruire l’alternativa alle destre dipende da noi, da quanto saremo protagonisti nei territori con proposte ed iniziative”.