SICILIA – L’Antitrust ha deciso di avviare una indagine conoscitiva sull’uso degli algoritmi di prezzo nel trasporto aereo passeggeri sulle rotte di collegamento tra l’Italia e la Sicilia e la Sardegna.
Accolta, dunque, la denuncia del Codacons che lo scorso 5 novembre accese i riflettori attraverso un dettagliato report sui rincari dei prezzi dei biglietti aerei per Sicilia e Sardegna in vista delle partenza di Natale.
La denuncia del Codacons sul caro-voli per Natale
In base alla denuncia del Codacons, per volare a Catania partendo il 22 dicembre con un biglietto di sola andata, si spendevano nei giorni scorsi un minimo di 206 euro partendo da Milano, 231 euro da Bologna, 239 euro da Torino e 242 euro da Firenze. Se si spostava la data di partenza al 23 dicembre, la spesa saliva a 273 euro a biglietto partendo da Torino, 286 euro da Firenze. Per arrivare a Palermo imbarcandosi il 23 dicembre, la spesa minima era di 143 euro da Roma (sempre solo andata), 220 euro da Milano, 269 euro da Torino e addirittura 314 euro da Bologna.
“Prezzi che – segnala il Codacons – risultano in ulteriore crescita con l’avvicinarsi delle partenze“.
L’intervento dell’Antitrust sui prezzi dei biglietti aerei
Proprio per contrastare il fenomeno del caro-voli durante il periodo natalizio, il Codacons chiedeva all’Antitrust di “intervenire sull’ennesimo rialzo dei voli aerei a danno di lavoratori e studenti che tornano a casa durante le feste. Non possiamo non chiederci che fine abbiano fatto le misure del Governo introdotte col Decreto Asset e che erano finalizzate proprio ad evitare ciò che il Codacons ha registrato, ossia un aumento delle tariffe per i collegamenti con le isole durante un periodo di picco della domanda”.