Cuoco ucciso in strada a Palermo, si cerca un possibile complice

Cuoco ucciso in strada a Palermo, si cerca un possibile complice

PALERMO – Proseguono le indagini per fare luce sull’omicidio di Badr Boujemai, il 41enne ucciso la notte scorsa in via Roma, a Palermo. L’uomo è stato raggiunto da tre colpi di arma da fuoco, l’ultimo dei quali alla testa.

Caccia al possibile complice

Si cerca un possibile complice che possa aver aiutato il killer nella fuga. I carabinieri hanno anche ascoltato i colleghi di lavoro dell’uomo e i clienti del locale. Le forze dell’ordine faranno ricorso anche alle telecamere di videosorveglianza presenti in via Roma, nella speranza che contengano dettagli utili per risalire al colpevole. Il cadavere è stato portato al reparto di Medicina legale del Policlinico per essere sottoposto all’autopsia.



Il cordoglio del titolare del ristorante in cui lavorava

Arrivano i primi messaggi di cordoglio rivolti alla vittima: “Rimarrai nei nostri cuori“, scrive Giuseppe Lo Jacono, titolare del ristorante Appetì, dove lavorava come cuoco. Si trovava proprio lì ieri sera prima dell’agguato. In base alle prime informazioni, pare che stesse tornando a casa dopo avere terminato il turno.

Prosegue il titolare: “Era una persona tranquilla, mai niente di sospetto o di strano, nessuno qui era venuto a cercarlo, un uomo felice, sempre con il sorriso al lavoro e parole dolci per la sua famiglia. Aveva due bambini, di uno e cinque anni, lo avevo conosciuto perché cercava lavoro e qui avevo bisogno di personale. Faceva il buttadentro, attirava e accoglieva i clienti, era di natura una persona sorridente e serena. Lo chiamavamo Samir, prima di arrivare qui a Palermo lavorava sulle navi della Grimaldi. In città aveva finalmente trovato stipendio e rispetto ed era molto apprezzato dai clienti, dai quali riceveva anche ottime recensioni“.