Su Tik Tok l’appello di una 17enne modicana per la madre minacciata dall’ex compagno

Su Tik Tok l’appello di una 17enne modicana per la madre minacciata dall’ex compagno

MODICA I social network, se usati nel modo corretto, oggi possono essere un potente mezzo di comunicazione. Questo è il caso di Irene, una ragazza di 17 anni di Modica che ha pubblicato un video su Tik Tok per chiedere aiuto per sua madre che sta ricevendo minacce dall’ex compagno.

Video-appello per la madre su Tik Tok

La donna sarebbe stata aggredita in un bar lo scorso dicembre e ha fatto una denuncia, ma ancora – nonostante si sia attivato il Codice Rosso – non sembrerebbe aver ricevuto il sostegno necessario.

Così la ragazzina si rivolge ai suoi follower e non, nella speranza di essere ascoltata e trovare una soluzione efficace per proteggere sua madre.

Il commento del sindaco di Modica

Il sindaco di Modica, Maria Monisteri, ha pubblicato un lungo post su Facebook per commentare la vicenda:

Il coraggioso video/appello di una ragazza di Modica che gira sui social in questi giorni, ripreso anche da testate giornalistiche, inquieta e merita attenzione.

Sono sicura che quelle della ragazza, non sono parole inascoltate perché conosco le forze dell’ordine e ho contezza di quanto stanno già facendo in questa difficile vicenda. So quanto valgono, la sensibilità loro e di chi li rappresenta ai massimi livelli e ho chiara quanta attenzione rivolgono per la nostra sicurezza e la nostra serenità.

Da donna, da madre, da sindaco di Modica, le parole di questa ragazza mi angosciano e me le sento addosso. A lei, a sua mamma, la mia totale e concreta solidarietà. Vi dico: NON SIETE SOLE, non sentitevi sole. Per quanto posso, tutta la mia disponibilità ad aiutarvi.

La nostra Modica è una comunità sana che sa proteggere e che è protetta da chi ogni giorno lavora per la nostra tranquillità. Per questo, l’appello di questa coraggiosa ragazza, non rimarrà inascoltato.

In attesa e nella certezza che il loro incubo, possa presto avere fine. L’invito per ogni donna, che vive situazioni del genere, è di denunciare, di avere fiducia in chi ci protegge. Di non avere timore di raccontare e di parlare.

Di rivolgersi alle forze dell’ordine, alle associazioni che operano nella nostra Città e nel territorio. Il silenzio è la peggiore delle scelte. Non dimentichiamocelo. Prima che sia troppo tardi“.