Università di Catania e Guardia di Finanza insieme per la salvaguardia delle specie vegetali minacciate

Università di Catania e Guardia di Finanza insieme per la salvaguardia delle specie vegetali minacciate

CATANIA – Le specie aliene invasive, ma anche il contrasto al commercio illegale delle specie vegetali in pericolo di estinzione. E ancora “Liste Rosse” delle specie minacciate in Italia e avvio di azioni per la loro tutela sono i temi al centro della visita istituzionale all’Orto Botanico di Catania dai militari della Guardia di Finanza del II Gruppo e della compagnia di Catania Fontanarossa che operano per il rispetto della Convenzione di Washington del 1975 (meglio conosciuta come CITES). 

Università di Catania e Guardia di Finanza insieme

I controlli nello specifico comparto operativo, affidati in via prevalente ai Reparti del Corpo operanti in ambiti portuali e aeroportuali ove è presente un Ufficio delle Dogane abilitato alle operazioni doganali CITES, sono propedeutici al rilascio dei visti necessari per la movimentazione internazionale di animali e piante sottoposti alla peculiare legislazione. 

Ad accogliere le Fiamme Gialle, il Direttore del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali (DSBGA) nonché Responsabile Scientifico dell’Orto Botanico dell’Ateneo catanese, Prof. Gianpietro Giusso del Galdo, alla presenza del Dott. Gianluca Trovato

Visita istituzionale

Nel corso della visita istituzionale il Gen.B. Antonino Raimondo, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Catania e il Prof. Giusso del Galdo si sono soffermati sulle specie aliene invasive che rappresentano una reale minaccia per la conservazione della biodiversità e che necessitano di piani di gestione specifici, come pure delle problematiche legate al commercio internazionale delle specie vegetali minacciate di estinzione.

Tale commercio internazionale di specie tutelate (sia animali sia vegetali) genera, a livello mondiale, un giro d’affari legale pari a circa 220 miliardi di euro l’anno, mentre il valore del commercio illegale di specie protetto è stimato tra i 7 e i 23 miliardi l’anno. 

Altri temi trattati

Tra i temi trattati anche il rafforzamento della collaborazione tra l’Università di Catania e la Guardia di Finanza nella lotta al commercio illegale di specie in via di estinzione o minacciate. 

Il Direttore del DSBGA, inoltre, ha sottolineato anche le importanti attività di ricerca sviluppate in questi anni dall’Università di Catania con diversi progetti internazionali (“FAST – Fight Alien Species Transborder”; “CARE-MEDIFLORA”, ecc.) mirati alla salvaguardia della biodiversità tramite azioni di eradicazione di specie aliene invasive. 

Importante l’impegno della Guardia di Finanza

In questo particolare settore è importante l’impegno dalla Guardia di Finanza nel contrastare le organizzazioni criminali che traggono profitti illeciti dai reati ambientali, incluso il commercio internazionale della fauna e della flora. 

Inoltre, l’attività della Guardia di Finanza svolta all’interno degli spazi doganali, e che consiste in un esame documentale e nel successivo riscontro merceologico è funzionale a salvaguardare le specie in via di estinzione, concorrendo alla salvaguardia della biodiversità, anche con la reintroduzione degli esemplari vivi nel proprio habitat naturale o al trasferimento presso strutture autorizzate.

Il contrasto di tali traffici illeciti, consente di assicurare una tutela alle imprese sane che operano nel pieno rispetto delle procedure e delle specifiche norme di regolamentazione del commercio degli esemplari protetti.