GELA – La Squadra Mobile e il Commissariato di P.S. di Gela hanno attuato un’ordinanza di custodia in carcere, basata su una decisione del gip e richiesta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta, nei confronti di cinque individui di Gela accusati di tentata estorsione e gravi lesioni.
L’indagine, supervisionata dalla Procura di Caltanissetta, è iniziata nel febbraio scorso. È emerso che un imprenditore, proprietario di un negozio di fiori vicino al cimitero “Farello” di Gela, era stato precedentemente contattato da un uomo.
Quest’ultimo, insieme ad altri affiliati alla mafiosa stidda di Gela, avrebbe fatto richieste estorsive per favorire la propria impresa nello stesso settore. L’imprenditore e alcuni suoi familiari sono stati oggetto di intimidazioni che culminarono in un pestaggio, causando gravi ferite. Durante l’attacco, avvenuto nel negozio, uno degli aggressori si presentò come figlio di un capomafia e chiese un pagamento mensile per permettere all’imprenditore di continuare a vendere fiori.
L’indagine ha fornito numerosi elementi che confermano le accuse rivolte agli indagati, portando all’emanazione delle misure cautelari.