Omicidio di Dezio Giuseppe in Corte D’Assise d’Appello oggi a Catania

Omicidio di Dezio Giuseppe in Corte D’Assise d’Appello oggi a Catania

CATANIA – La morte di Dezio Giuseppe avvenne a Vittoria il 2 febbraio del 2016 e all’epoca furono accusati ed immediatamente arrestati perché indagati di omicidio volontario Gaetano Pepi ed i suoi tre figli Antonino, Alessandro e Marco, successivamente scarcerati dopo una lunga custodia cautelare in carcere.

Omicidio di Dezio Giuseppe: l’iter giudiziario

Fu infine celebrato un processo d’avanti la Corte D’Assise di Siracusa che, in data 23 settembre 2020, condannò i fratelli Antonino Pepi e Alessandro Pepi a 22 anni di reclusione riconoscendoli colpevoli di omicidio volontario, mentre ebbe ad assolvere Pepi Gaetano e Pepi Marco per non aver commesso il fatto.

La difesa sosteneva dal primo momento e sostiene tutt’ora che il responsabile fu soltanto Gaetano che intervenne per salvare il figlio Alessandro, quindi per legittima difesa, mentre gli altri erano totalmente estranei all’evento.

L’udienza di oggi

Oggi dopo una lunga e articolata istruttoria svoltasi a seguito della riapertura del dibattimento in secondo grado, in cui sono stati risentiti, tra gli altri, i RIS di Messina; il Generale Luciano Garofalo quale consulente di parte degli imputati, la Dott.ssa Antonella Milana (recentemente tristemente deceduta) medico legale anch’essa quale consulente di parte degli imputati, dopo la nuova perizia del medico legale Dott. Giuseppe Ragazzi, nominato perito dalla Corte di Assise di Appello, si è tenuta l’udienza in cui ha svolto la sua requisitoria il Sostituto Procuratore Generale Dott. Andrea Ursino il quale ha esordito criticando negativamente che né il P.M. di Siracusa né la procura generale di Catania hanno impugnato la sentenza con cui la Corte d’Assise di Siracusa ha assolto Gaetano Pepi, che è l’unico che si è dichiarato colpevole dell’omicidio.

Le richieste del pm

Il P.M. Andrea Ursino, dopo un articolato intervento, ha chiesto l’assoluzione per Alessandro Pepi per non aver commesso il fatto e la diminuzione di pena per Antonino Pepi a 14 anni di reclusione, riconoscendogli il beneficio delle attenuanti generiche.

Era previsto per oggi l’intervento dei difensori delle parti civili (che rappresentano gli eredi del defunto DEZIO), Avvocatesse Linguanti, Guastella e Schembri del Foro di Ragusa che però hanno chiesto un rinvio (forse non si aspettavano queste richieste da parte della pubblica accusa) per cui il processo è stato differito al 28/11/2023 dove a quel punto dovrebbe intervenire infine il difensore degli imputati Avv. Giuseppe Lipera che ha sempre sostenuto l’innocenza totale dei suoi assistiti: l’omicidio fu commesso esclusivamente da Pepi Gaetano per legittima difesa, perché il Dezio aveva aggredito con un coltello il figlio Pepi Alessandro.