Codacons contro Asp in difesa dei medici di famiglia

Codacons contro Asp in difesa dei medici di famiglia

CATANIA – All’indomani dell’insediamento del nuovo direttore dell’Asp di Catania Giuseppe Giammanco, non si placano le polemiche con il Coordinamento delle Associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e consumatori. 

Giuseppe Giammanco al momento del suo insediamento ha dichiarato che «uno degli obiettivi prioritari dell’Asp Catania è il recupero della normale amministrazione. Se spesso si pensa, infatti, a raggiungere l’eccellenza nel quotidiano, il nostro compito dovrebbe essere quello di fare diventare il quotidiano eccellenza: medicina di base, attività ambulatoriali, prevenzione primaria, prevenzione secondaria e screening, attività d’integrazione degli ospedali, devono diventare, ogni giorno, obiettivi di ciascun dipendente, non solo del direttore generale». 

Ma proprio sulla medicina di base si infiammano le polemiche con il Codacons che contesta ai vertici dell’Asp di Catania d’aver promosso una convocazione dei medici curanti della provincia contestando per inappropriata la prescrizione di farmaci per l’osteoporosi riguardante gli anni 2011-2013, dopo che già a febbraio del 2015 era stato contestato il 2010. Anche se una apposita commissione istituita dall’ASP aveva clamorosamente smentito i risultati della precedente indagine ritenendo le conclusioni gravate da un marchiano errore metodologico. Ma i vertici dell’ASP, prima dell’insediamento del nuovo direttore Giammanco, hanno ritenuto di dover andare avanti in questa  vicenda predisponendo e programmando altri controlli su dati e documentazione sanitaria. La preoccupazione del Codacons è che questa ennesima performance dei vertici ASP porti ad un blocco totale o quasi dell’attività prescrittiva dei medici di famiglia catanesi. “Ormai questi professionisti si sentono vessati, mobbizzati, intimiditi e ovviamente hanno ridotto drasticamente la loro attività prescrittiva visto che le somme contestate mettono a rischio financo i lori beni e patrimoni personali. Si paventano già azioni clamorose di protesta dei medici di famiglia con paralisi di tutta l’assistenza sanitaria. È il momento di dire basta a questo modo di condurre e gestire la sanità catanese. Il Codacons è ovviamente d’accordo nel razionalizzare la spesa sanitaria ma non al suo razionamento e non a questo regime di polizia farmaceutica, cieco, sterile, improvvisato. Non può essere tollerato che i mancati controlli da parte dei vertici ASP oggi vengano scaricati sui medici di famiglia catanesi incolpevoli attori di questa querelle. Il Codacons quindi invita il neodirettore Giammanco ad un incontro urgentissimo per chiarire tutta la vicenda. Non raccogliere questo invito fatto nell’interesse della collettività sarebbe un segnale gravissimo e costringerebbe il Codacons a chiedere l’intervento del Prefetto e del Ministero della Salute per la condizione di grave allarme sociale che si sta realizzando nella nostra comunità”.