Sarà a Pozzallo il nuovo Cpr siciliano, il sindaco: “Bene accoglienza ma bisogna regolarizzare immigrati’

Sarà a Pozzallo il nuovo Cpr siciliano, il sindaco: “Bene accoglienza ma bisogna regolarizzare immigrati’

POZZALLO – Aprirà a Pozzallo, in provincia di Ragusa, il nuovo Cpr siciliano (Centro di permanenza per il rimpatrio) destinato ai migranti. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Il Cpr di Pozzallo sarà costituito da 300 nuovi posti, di cui 84 da destinare all’attivazione del nuovo servizio.

Il sindaco di Pozzallo sull’apertura della struttura

Il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, si è espresso in merito alla realizzazione della nuova struttura per profughi. “L’apertura lunedi prossimo a Pozzallo, nell’area industriale, della prima struttura di trattenimento di richiedenti asilo provenienti da Paesi sicuri, come la Tunisia, annunciata dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, mi permette di sottolineare come mi riconosco perfettamente nelle parole del presidente della Repubblica Mattarella. ‘Siamo per accogliere, siamo per integrare ma a patto di regolarizzare questi immigrati’“.

Ho avuto iniziali perplessità – ha ammesso – per questo tipo di strutture, specie perchè nell’hotspot a ridosso dell’area portuale attualmente gestiamo un centro con 220 posti disponibili e ne stiamo accogliendo 500. Il Governo investa nell’accoglienza e nella conseguente regolarizzazione per fare in modo che si possano realizzare velocemente procedure di stabilizzazione, di rifugiato o di rimpatrio“.



L’annuncio di Piantedosi

Il ministro Piantedosi ha annunciato così la sua intenzione di incrementare il numero di Cpr in Italia, partendo proprio dalla Sicilia: “Nel recepimento di una direttiva europea avvieremo da domani a Pozzallo, in provincia di Ragusa, la prima struttura di trattenimento di richiedenti asilo provenienti da Paesi sicuri, come la Tunisia, per fare in modo che si possano realizzare velocemente, entro un mese, procedure di accertamento per l’esistenza dei presupposti di status di rifugiato“.

Piantedosi ha affermato che ci sarà un Cpr in ogni regione. Parlando invece delle specifiche collocazioni, ha aggiunto che “sul tavolo al momento però c’è solo qualche ipotesi“.

Foto di repertorio