MESSINA – È entrata in vigore la riforma dei Reparti territoriali della Guardia di Finanza lungo la fascia tirrenica in data 18 settembre 2023. La riforma risponde all’esigenza di rivisitare la struttura organizzativa dei Reparti alle dipendenze del Comando Provinciale di Messina. Adeguandola alle rinnovate esigenze di carattere operativo e logistico, all’attuale contesto socio-economico, rimodulando sugli assetti e le dotazioni organiche dei presidi interessati.
Nuovo assetto organizzativo sul territorio
Con la manovra, è stato soppresso il Gruppo di Milazzo e costituita la Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto, al posto della soppressa Tenenza. L’attuale assetto organizzativo ha quindi adeguato le potenzialità operative del Corpo in quel contesto territoriale, in relazione al tessuto socio economico e vieppiù criminale dell’area barcellonese.
La Guardia di Finanza, da sempre attenta al territorio del Longano, centro nevralgico di sedi giudiziarie quali la Procura della Repubblica ed il Tribunale, ha negli ultimi anni condotto numerose ed importanti operazioni di servizio a tutela della sicurezza economico finanziaria. Sia nel comparto delle entrate che in quello altrettanto strategico della spesa pubblica, di qui l’avvertita esigenza di rimodularne la presenza ed adeguare le strutture organizzative al mutato scenario.
Fiamme gialle e contrasto alla criminalità organizzata
In tal senso, sicuramente di rilievo la crescente connotazione turistica dell’area tirrenica, con un considerevole incremento delle attività commerciali. Il contesto è storicamente permeato dalla presenza di strutturate organizzazioni criminali, da qui la condivisa necessità di consolidare la presenza delle Fiamme Gialle. In base al nuovo organigramma, la Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto coordinerà le Tenenze di Capo d’Orlando, Patti e Sant’Agata di Militello. La manovra di riorganizzazione prevede la dipendenza della Tenenza di Lipari dalla Compagnia di Milazzo.
L’obiettivo del nuovo organigramma
La nuova configurazione territoriale risponde all’obiettivo di accrescere la qualità della presenza ispettiva e del livello di responsabilità sulla fascia di territorio tirrenica, ritenuta dal Corpo di particolare interesse istituzionale.
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