CATANIA – La Regione sta considerando la trasformazione dell’Ast in una società “in house providing” il che aprirà la strada alla partecipazione di operatori privati nel settore dei trasporti pubblici locali.
Questa decisione sta destando preoccupazione tra i quasi 800 dipendenti dell’Ast e che in questi giorni sta generando anche una polemica all’interno della maggioranza di Governo.
Le sfide passate e quelle attuali
Nel passato, l’Ast ha affrontato alcune sfide significative, tra cui la chiusura dello scalo di Fontanarossa per il quale ha dato supporto nei trasferimenti dei viaggiatori negli altri scali siciliani, il cui servizio però ne ha generato la cancellazione di molte corse minori durante l’estate per la carenza di mezzi, e che oggi si accentua con la riapertura delle scuole e l’inizio della turnistica invernale.
La nuova leadership dell’azienda sta cercando di risolvere problemi finanziari ma la decisione della Regione di trasformarla in una società “in house” inevitabilmente porterebbe ulteriori cambiamenti.
La preoccupazione del sindacato Fast
Il sindacato Fast ha sollevato preoccupazioni per il futuro dei lavoratori Ast e ha chiesto un incontro con la Regione per discutere la situazione.
La Regione dal suo canto sembra intenzionata a procedere con il piano di trasformazione, aprendo ai privati la possibilità di operare nelle tratte extraurbane dei trasporti pubblici locali.
“Come sindacato siamo pronti a mettere in campo tutti gli strumenti a nostra diposizione affinché a tutti i dipendenti Ast sia Effettivi che Interinali venga garantito un futuro certo“, spiegano.