LAMPEDUSA – Sono in partenza da Porto Empedocle le prime squadre di tecnici e volontari provenienti da tutte le province della Sicilia. Attrezzate coSono in partenza da Porto Empedocle le prime squadre di tecnici e volontari provenienti da tutte le province della Sicilia.n materiali, mezzi e strumenti sono pronte per fornire assistenza nella situazione di eccezionale affluenza di migranti a Lampedusa.
La Protezione civile regionale, su iniziativa del governatore Renato Schifani, ha risposto alla richiesta del sindaco dell’isola e della prefettura di Agrigento. L’obiettivo è garantire alloggio e rifugio temporaneo ai numerosi migranti che stanno arrivando sulle coste italiane, in piena conformità alle normative umanitarie e internazionali.
La decisione è stata presa dal dirigente generale della Protezione civile della presidenza della Regione Siciliana, Salvo Cocina, il quale ha comunicato la sua direttiva ai responsabili locali del Dipartimento tramite una nota ufficiale.
“Siamo giunti a un punto di non ritorno“
“Nelle ultime 48 ore sono arrivate circa 7mila persone a Lampedusa, che ha sempre accolto tutti a braccia aperte. Tuttavia, ora siamo giunti a un punto di non ritorno. La drammaticità del fenomeno ha messo in crisi l’isola“. Queste le parole del sindaco Mannino a RTL 102.5.
Il primo cittadino ha colto l’occasione per ringraziare le forze dell’ordine, la Croce Rossa, il parroco e i lampedusani che stanno aiutando chi arriva.
Oggi è lutto cittadino per il bimbo di 5 mesi morto durante uno sbarco.
Migranti, situazione allo stremo a Lampedusa. Salvini: “È guerra, c’è una regia”
Momenti di tensione al porto di Lampedusa, dove centinaia di migranti hanno protestato nelle scorse ore per lasciare il molo. Gli agenti hanno effettuato una carica di alleggerimento sui migranti che tentavano di sfondare il cordone.
Calmata la tensione, i profughi si sono seduti a terra. Volontari della Croce Rossa e Forze dell’Ordine sono impegnati a prendersi cura di chi arriva. Ieri in attesa di poter sbarcare vi erano ancora moltissimi barchini in fila, mentre sull’isola si contano già oltre settemila ospiti.
Migranti, Onu: “Ue condivida gli sforzi“
“Gli sforzi non possono essere fatti solo dai Paesi di primo arrivo, ma devono essere condivisi. Questo è un problema dell’Ue e devono esserci meccanismi di solidarietà“. Così il segretario Onu Guterres, rispondendo a una domanda sull’emergenza migranti a Lampedusa.
“Nel flusso ci sono rifugiati e persone che si muovono per ragioni economiche. Tutti devono vedere rispettati i propri diritti umani, ma c’è modo di distinguere lo status di rifugiato. In ogni caso, è essenziale che ci sia la solidarietà europea“, ha sottolineato Guterres.
Sbarchi, Salvini: “È guerra, c’è una regia“
“Quando ti arrivano 120 mezzi (che sbarcano migranti, ndr) non è un episodio spontaneo, ma è un atto di guerra“. Così il vicepremier, leader della Lega, Matteo Salvini, sui recenti sbarchi in Sicilia intervistato dalla Stampa estera a Roma.
“Per la società italiana questo è il collasso, non è solo un problema di Lampedusa. Sono convinto che vi sia una regia dietro questo esodo. Ne parleremo pacatamente in seno al governo italiano ma non possiamo assistere ad altre scene simili“. Quanto succede a “Lampedusa e Strasburgo è il fallimento dell’Europa“.
Donna partorisce a poche ore dallo sbarco
Lo sbarco al Molo Favaloro prima, il travaglio e il trasferimento al Poliambulatorio di contrada Grecale dopo, qui dove una 40enne della Nuova Guinea ha partorito la sua sesta figlia.
Ad assistere la donna è stata l’équipe guidata dal ginecologo dell’Asp di Palermo, Salvatore Di Lorenzo, coadiuvato dal medico della continuità assistenziale, Giovanni Pace, e dagli infermieri Maria Raimondo e Giovanni Costantino.
Negli ultimi quaranta giorni sono stati tre i parti gestiti in emergenza nella struttura sanitaria dell’Asp di Palermo a Lampedusa.
Ragazza si getta in mare e salva migranti
Nel pomeriggio scorso Francesca Matina, 31 anni, lampedusana, che lavora per il marketing di un’azienda a Palermo, insieme a un amico, si è tuffata in mare alla Tabaccara, la parete rocciosa a picco sul mare di Lampedusa, riuscendo a portare in salvo a bordo quattro dei 48 naufraghi finiti contro gli scogli.