Sassi, cinture e aste di bandiera: scontri tra le tifoserie nell’Agrigentino, 27 indagati

Sassi, cinture e aste di bandiera: scontri tra le tifoserie nell’Agrigentino, 27 indagati

AGRIGENTO – A volto coperto, impugnando sassi, cinture o aste di bandiera, 27 individui sono stati accusati dalla Procura della Repubblica di Agrigento in relazione agli scontri avvenuti il 5 marzo scorso, all’esterno dello stadio Saraceno di Ravanusa, in occasione del derby del campionato di Serie D tra Canicattì e Licata.

La Procura chiude l’inchiesta e si avvia a mandare a processo i 27 presunti responsabili dei disordini.

Tifoserie provano a entrare in contatto

In quella triste giornata, le due tifoserie cercarono di entrare in contatto, ma grazie all’intervento delle forze dell’ordine si riuscì a evitare una situazione ancor più pericolosa, con lanci di pietre e bottiglie.

In seguito a quegli eventi, tre persone furono arrestate nei giorni successivi.

Sono 27 i presunti responsabili

Dopo aver completato le indagini, il pubblico ministero Elenia Manno ha individuato 27 presunti responsabili che sono accusati di aver mascherato il proprio volto senza motivo legittimo, utilizzando giubbotti, scaldacollo o mascherine, e di aver creato situazioni di pericolo brandendo cinture, sassi (alcuni dei quali sarebbero stati lanciati) o aste di bandiere.