PALERMO – “Perché se toccano una, toccano tutte e tutte insieme rispondiamo. Perché le strade sicure le crea la comunità transfemminista che le attraversa“, hanno affermato i componenti del movimento “Non una di meno“.
Ieri, migliaia di persone sono scese in piazza a Palermo per manifestare contro gli stupri e la violenza sulle donne.
Contro il sistema patriarcale
Le iniziative sono cominciate dopo il caso di stupro di gruppo a Palermo. I protestanti solidarizzano con la vittima, di soli 19 anni, che si trova ad affrontare le conseguenze dell’accaduto.
Ma la protesta si estende, andando oltre il caso singolo, l’obiettivo è quello di sensibilizzare anche rispetto agli attacchi sferrati giornalmente e in più modi dal sistema patriarcale sui corpi e sulle vite delle donne e della comunità Lgbtqia+.
Lotta dal basso per i diritti delle donne
Il corteo ha attraversato le vie del centro passando per la sede del Comune di Palermo, la cattedrale e la questura, giungendo sotto il palazzo della Regione per sottolineare: “Il grado di colpevolezza di tutti i sistemi di potere, per ribadire lo stato di agitazione permanente che arriverà sino al 28 settembre e oltre, sino al 25 novembre e oltre, sino all’8 marzo e oltre perché la nostra risposta è nella lotta dal basso e in uno stato di mobilitazione permanente“, affermano gli organizzatori.
Foto di repertorio