A Bari si è ripetuta la sagra degli errori e degli sprechi: al Palermo sono mancate concretezza e lucidità

A Bari si è ripetuta la sagra degli errori e degli sprechi: al Palermo sono mancate concretezza e lucidità

PALERMO – Chi non ha visto la partita ieri sera potrebbe valutare positivamente il pareggio rimediato dal Palermo in trasferta contro il Bari. Chi ha assistito all’incontro non sa ancora rendersi conto di come i rosanero abbiano potuto sprecare un’occasione così ghiotta per vincere.

È giusto, quindi, al di là del risultato finale di 0 a 0, che non dà idea di quello che è successo realmente in campo, raccontare come si è arrivati al fischio finale accolto dai supporters di casa come se il Bari avesse vinto il Mondiale per club.

Dopo un primo tempo equilibrato, con i pugliesi che hanno per due volte graziato Pigliacelli calciando fuori due limpide occasioni da rete, l’arbitro Maresca al 4° minuto della ripresa con l’ausilio del VAR ha decretato l’espulsione di Maita per un brutto quanto inutile fallo a centrocampo su Vasic ed al 22°, ancora tramite VAR, ha assegnato un rigore al Palermo per trattenuta plateale su Brunori in area ed espulso per doppia ammonizione Di Cesare, autore del fallo. Da quel momento tutto è girato contro il Palermo.

Dapprima Di Mariano, incaricato di tirare il rigore, ha maldestramente scaraventato il pallone in curva e poi l’intera squadra, presa dalla fretta di approfittare del doppio vantaggio numerico in campo, ha giocato senza criterio, accanendosi a sviluppare il gioco sulle fasce dove né Di Mariano né insigne erano in grado di superare l’uomo con le azioni che puntualmente si concludevano con un cross respinto dai difensori biancorossi.



Pur con due uomini in più, i rosanero non sono riusciti a manovrare a centrocampo e a individuare uno spiraglio per verticalizzare l’azione. A nulla sono servite le sostituzioni operate dall’allenatore rosa che ha mandato pure in campo Soleri al 33° della ripresa al posto di Di Mariano.

Malgrado la mancanza di lucidità e il gioco improvvisato, gli uomini di Corini sono andati più volte vicini al gol, che era pure arrivato al 96° in mischia ad opera di Brunori. Ma ancora una volta il VAR è assurto a protagonista annullando la rete per un fuorigioco di “ginocchio” del centravanti rosanero.

E la seconda uscita stagionale, la prima in campionato dopo la partita di Coppa Italia, si è chiusa ancora una volta con tanto rammarico e con tanta preoccupazione perché la squadra continua a fare errori sotto porta, spreca le occasione e non approfitta delle opportunità che durante la gara le vengono offerte.

Il peggiore in campo? L’arbitro Maresca, che non ha valutato subito da rosso il fallo di Maita su Vasic, non ha visto la netta trattenuta in area di Di Cesare su Brunori e, anzi, ha dapprima ammonito l’attaccante rosa per proteste (sul fuorigioco che ha portato all’annullamento del gol del Palermo non sono da attribuire colpe all’arbitro perché sarebbe stato impossibile dal campo individuarlo).