Nascondeva una pistola in bagno, 31enne ai domiciliari

Nascondeva una pistola in bagno, 31enne ai domiciliari

RAGUSA – Prosegue l’operato del comando provinciale dei carabinieri di Ragusa nel contrasto ai reati riguardanti le armi. Nello specifico, a seguito di verifiche in un’abitazione, è stata scoperta in bagno una pistola a salve insieme ad un caricatore con 7 munizioni al suo interno.

Questa attività avviene anche grazie al contributo dei militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”, addestrati specificamente per operazioni di ricerca e perlustrazione.

Nascondeva una pistola in bagno e relative munizioni

Nella mattinata del 9 agosto, nel cuore del centro urbano del Comune di Vittoria, i militari, con il supporto del personale dei Cacciatori “Sicilia”, hanno effettuato una perquisizione in un’abitazione appartenente al 31enne S.S..

Questa azione è stata avviata a seguito di informazioni acquisite nei giorni precedenti, che avevano indicato la possibile presenza di un’arma clandestina, illegalmente modificata, nell’abitazione dell’individuo.



L’esame attento dei dettagli raccolti dai carabinieri ha confermato la validità delle informazioni ottenute, poiché è stata scoperta, nascosta in una trousse nel bagno, una pistola a salve che era stata opportunamente alterata per sparare munizioni letali del calibro 6,35. Accanto a questa pistola c’era anche un caricatore con 7 munizioni al suo interno.

Durante la perquisizione è stata rinvenuta un’ulteriore quantità di 15 cartucce dello stesso calibro, compatibili con l’arma illegalmente alterata, nascoste in un ripostiglio.

La misura adottata contro S.S.

Di fronte all’evidenza dell’arma e delle munizioni, insieme all’assenza di autorizzazioni per la detenzione, gli agenti hanno agito in conformità con le procedure previste. Hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato di S.S. per i reati di detenzione clandestina di un’arma alterata e detenzione illegale di munizioni.

L’individuo è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. Questa misura è stata poi confermata dall’Autorità giudiziaria alla conclusione del procedimento che si è tenuto nella giornata successiva.