LAMPEDUSA – Un gruppo di circa trenta migranti si trova bloccato a Lampedusa sulla costa di Ponente, dopo il barchino su cui viaggiavano si è schiantato contro gli scogli di un’insenatura durante la tarda serata di ieri. La zona in cui si è verificato l’incidente è particolarmente impervia, con un costone roccioso che si eleva oltre i cento metri.
Barchino contro gli scogli: difficili i soccorsi
La Guardia Costiera ha monitorato la situazione per tutta la notte e da qualche ora sta cercando di soccorrere i migranti, ma le condizioni del mare sono estremamente proibitive a causa del forte vento di Maestrale. Le raffiche potrebbero raggiungere velocità superiori ai trenta nodi, rendendo necessaria la massima prudenza per i soccorritori, che però sono desiderosi di agire rapidamente poiché i migranti si trovano sulla scogliera esposta alle onde da diverse ore.
Al momento, non è chiaro se tutti coloro che erano sulla barca che si è schiantata siano riusciti a mettersi in salvo. Solo dopo che i naufraghi verranno messi in sicurezza e saranno ascoltati, sarà possibile capire se ci sono persone disperse.
Migranti, barchino affonda nelle acque di Lampedusa
Un piccolo barchino è affondato nelle acque in prossimità di Lampedusa. La motovedetta Cp319 della Guardia Costiera ha soccorso 57 persone tra cui 17 donne e 7 minori, i migranti provenienti da Camerun, Costa d’Avorio, Gambia, Guinea, Mali e Senegal.
Non risultano dispersi. Il gruppo ha affermato di essere partito da Mahdia, in Tunisia.
Oltre alle 7 imbarcazioni salvate dall’organizzazione Frontex e dalle motovedette delle Fiamme Gialle e della Capitaneria, una barca in vetroresina lunga 7 metri, con a bordo cittadini eritrei e sudanesi secondo le loro testimonianze, che dichiarano di essere partiti da Zuara in Libia, è riuscita ad approdare a terraferma.
Attualmente, otto uomini sono trattenuti dalle forze militari della Tenenza della Guardia di Finanza…Continua a leggere