Il Codacons lancia l’iniziativa dalla Sicilia “Adotta un Parlamentare”

Il Codacons lancia l’iniziativa dalla Sicilia “Adotta un Parlamentare”

SICILIA –Caro Onorevole Fassino, i siciliani le manderanno i propri cedolini e buste paga, così verificheremo se operai, professori, impiegati, pensionati e liberi professionisti guadagnano quello che percepisce lei ogni mese.

Oltretutto, quello che Fassino non dice è che l’importo netto dell’indennità parlamentare per 12 mensilità è di 5.269 euro, a cui vanno aggiunti la diaria, a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma, pari a 3.503 euro, e il cosiddetto ‘rimborso delle spese per l’esercizio del mandato‘ di 3.690 euro.

Inoltre, i deputati hanno diritto alle tessere per circolare gratuitamente in autostrade, nelle ferrovie, in aereo e in mare per tutti i trasferimenti nell’ambito del territorio nazionale”, è quanto afferma il Codacons in una nota stampa.

Ma non finisce qui, perché è previsto poi un rimborso spese trimestrale per il deputato che deve raggiungere l’aeroporto più vicino al luogo di residenza ed un rimborso per 1.200 euro l’anno per le spese telefoniche. Infine, i parlamentari i hanno un’assistenza sanitaria dedicata ed un assegno di fine mandato pari al 80% dell’importo mensile lordo delle indennità per ogni anno di mandato effettivo“.

Siamo sicuri, caro Onorevole Fassino – conclude il Codacons -, che il vostro non è uno stipendio doro? Staremo a vedere e semmai, dopo l’invio dei cedolino dei siciliani noi del Codacons lanceremo unaltra iniziativa: ‘ADOTTA UN PARLAMENTARE!'”

L’intervento di Fassino in aula

Piero Fassino ha espresso il suo dissenso riguardo l’ordine presentato da Foti (FdI) durante il dibattito sul bilancio alla Camera. Tale ordine impegnava il collegio dei questori a mantenere la vigente normativa di calcolo su base contributiva per le indennità di fine mandato destinate a deputati ed ex deputati. In altre parole, l’odg prevede l’interruzione dei vitalizi e questo è ciò su cui il deputato del Partito Democratico si mostra chiaramente contrario.

Un luogo comune è che i parlamentari in particolare i deputati – dice Fassino – godano di stipendi doro, qui ho il cedolino di luglio 2023 da cui risulta che l’indennità lorda è di 10.435 euro, da cui giustamente vengono defalcati l’Irpef, l’assistenza sanitaria, la previdenza dei deputati, che è di 1000 euro al mese, le addizionali regionali e comunali. Fatti tutti questi giusti prelievi l’indennità netta di ciascun deputato è di 4.718 euro al mese. Sono una buona indennità ma non sono stipendi doro“, è quanto affermato in aula da Fassino.

La nota diffusa dal deputato

Dopo il polverone che l’intervento del deputato ha alzato, Fassino ha risposto con una nota: “A fronte di reazioni ribadisco che, detratte dall’indennità lorda i prelievi fiscali nazionali e locali e la quota previdenziale, l’indennità netta mensile che ogni deputato percepisce è di 4.718 euro. Ad ogni deputato – continua – è corrisposto un Fondo per l’attività parlamentare di 3.610 euro che, per quel che mi riguarda, utilizzo interamente per i compensi ai miei due collaboratori parlamentari”.

Ogni deputato infine riceve una diaria mensile di 3.500 euro che, per quel che mi riguarda, devolvo al PD nazionale e Veneto in misura di 2.500 euro per il sostegno alle attività politiche, utilizzando i restanti 1.000 euro a copertura delle spese per l’attività parlamentare (abbonamenti, trasferte e iniziative). Come si può desumere, le risorse che riceve un deputato non rappresentano una indebita forma di arricchimento, ma sostegno all’attività politica e parlamentare“, conclude.

In foto Piero Fassino