Ex Hub Catania, accolti 15mila migranti. Ancora sbarchi a Lampedusa

Ex Hub Catania, accolti 15mila migranti. Ancora sbarchi a Lampedusa

CATANIA – Un’accoglienza e un’assistenza garantite, in meno di tre mesi (a partire dallo scorso maggio) a 15mila persone, di cui 700 minori e una decina di donne in gravidanza. Si tratta di migranti provenienti soprattutto dalla Tunisia, ma anche da Eritrea, Etiopia, Afghanistan, Marocco ed Egitto.

L’ex hub di via Forcile accoglie i migranti

Anche durante il periodo estivo, Catania dimostra il suo impegno verso la solidarietà. Questo è reso possibile grazie alla collaborazione della Caritas diocesana, istituzioni e associazioni di volontariato sociale, che operano presso una struttura ubicata in via Forcile, negli spazi dell’ex mercato ortofrutticolo.

In questi mesi estivi, quando il numero di sbarchi è notevolmente aumentato, le attività della struttura sono state intensificate. Di fatto, nelle ultime settimane, si è arrivati ad assistere fino a 500 persone al giorno.

Oggi, sabato 29 luglio, è previsto l’arrivo di 400 migranti da Porto Empedocle.

L’arcivescovo mons. Luigi Renna sottolinea l’ammirevole sforzo di numerosi catanesi che, appartenenti a diverse associazioni, si uniscono come un piccolo esercito di volontari per rispondere a questa emergenza. Catania dimostra di essere una città accogliente, pronta a collaborare per aiutare chi si trova in difficoltà. L’obiettivo è sempre quello di rafforzare la collaborazione con le altre istituzioni.

L’ospitalità della struttura di via Forcile è per un breve periodo (da due a quattro giorni). I migranti vengono preparati per essere trasferiti nelle regioni in cui sono presenti centri di prima accoglienza accreditati dal ministero.



Al suo interno, un’equipe lavora a pieno ritmo occupandosi della prima accoglienza e del coordinamento dei migranti in emergenza, fornendo supporto a coloro che, dopo essere approdati sulle coste siciliane, si trovano senza alcun punto di riferimento in un nuovo continente.

Predisposti all’interno dell’hub diversi spazi con letti, bagni, docce e aree per i pasti, anche se in maniera precaria. Alcune divisioni interne consentono di separare i capannoni in zone più piccole, in modo da raggruppare le persone in base alle loro diverse situazioni di arrivo: famiglie, minori accompagnati o non accompagnati, donne in gravidanza, etc.

Per garantire il funzionamento del centro, la Prefettura di Catania coordina le attività della Protezione civile con l’amministrazione comunale, la Croce Rossa (responsabile delle questioni sanitarie), la Caritas Diocesana (che provvede alle forniture alimentari e di prima necessità, in particolare per i minori e le donne in gravidanza) e alcune cooperative convenzionate (che forniscono altri beni e servizi).

Continuano gli sbarchi a Lampedusa

Intanto sono ripresi a pieno ritmo gli sbarchi a Lampedusa. Dalla mezzanotte scorsa, dopo il soccorso di sette piccole imbarcazioni, sono giunti sull’isola 252 migranti. Ieri, a causa del mare mosso, c’era stato uno stop di due giorni, ma erano comunque avvenuti nove approdi con un totale di 271 persone.

Tra le persone soccorse nelle ultime ore dalle motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza, si contavano da un minimo di 31 a un massimo di 57 migranti, provenienti da Costa d’Avorio, Guinea, Nigeria, Sierra Leone, Mali, Camerun, Gambia e Ghana.

I migranti hanno riferito di essere partiti da Sfax, in Tunisia. Una volta arrivati a Lampedusa, tutti sono stati condotti all’hotspot dell’isola, dove il numero di ospiti è aumentato nuovamente: al momento ci sono 695 persone. Solo il giorno prima, a seguito dei trasferimenti disposti dalla Prefettura di Agrigento e eseguiti dalla polizia, vi erano 320 persone presenti nell’hotspot.