Il Catania che verrà. Primi calci al Franco Lagona di Zafferana

Il Catania che verrà. Primi calci al Franco Lagona di Zafferana

CATANIA – Da Ragalna a Zafferana Etnea cambia poco, l’aria è sempre buona e con il caldo che imperversa in questi giorni la scelta è quasi obbligata, così come l’orario dell’allenamento del nuovo Catania FC. Porte aperte alla stampa per la prima volta, ed eccoci qui a raccontarvi le prime sgambettate, i primi calci al pallone, le prime “urla” di Tabbiani, provando a riconoscere i volti nuovi distinguendoli dai vecchi.

Il clima tra i giocatori, manco a dirlo, è sereno, tra sorrisi, scherzi e le prime sudate, abbondanti con gli oltre 30° gradi che, inevitabilmente, amplificano gli sforzi fisici. Si comincia con il classico torello per “riscaldarsi” a cui seguono esercizi propedeutici e alla fine i primi calci al pallone.

Partitella a una porta giusto per cominciare, azzurri contro gialli, tutto con misurato agonismo. Poi entra in gioco lui: mister Tabbiani con un evidentissimo sbracciarsi, dare indicazioni con reiterate spiegazioni su come muoversi in campo, come affrontare l’avversario, come difendere la palla. Una apprezzabile pedanteria che ha comportato frequenti interruzioni del gioco per dare spazio alle sue indicazioni, tante, veramente tantissime.

E così per tutto il tempo dell’allenamento, descrizioni degli schemi e applicazione degli stessi, un leitmotiv quasi senza soluzione di continuità. Teoria e pratica a stretto contatto. Poi l’incontro a due porte con un crescendo dal punto di vista dell’agonismo e qualche entrata esageratamente pericolosa considerando il contesto, ma è comprensibile anche questa voglia di (stra)fare.

Da segnalare tre belle marcature che anche se trattasi di un allenamento, rimane comunque apprezzabile la qualità del singolo gesto atletico (nell’ordine) di Chiricò, Sarao, Palermo, gol spettacolari che fanno ben sperare per un campionato per nulla facile.

Affollata la tribuna stampa improntata qui al Franco Lagona per appagare le prime curiosità, e soprattutto per porre qualche domanda al nuovo mister sempre più felice di questa attenzione da parte dei media anche sul suo operato. Questo lo si percepisce anche dalla buona loquacità e dalle sue risposte chiare e anche ben dettagliate nei contenuti con dovizia di particolari e soprattutto che afferiscono a una dote rara in questo settore: la sincerità. Testimonianza di ciò, il sorriso di tutti quando, alla domanda del collega se ha già pensato come affrontare le prossime avversarie in amichevole, non ha problemi ad ammettere che non ricorda il nome della squadra che dovrà incontrare!

I primi calci per il Catania e le parole di mister Tabbiani

Per il resto ci conferma mister Tabbiani, che lo spirito che si è già creato in questi due giorni di ritiro è quello giusto e bisogna adesso lavorare sul collettivo perché “queste grandi individualità devono diventare gruppo”. Naturalmente attende altri rinforzi, non fosse altro per una questione numerica, “l’importante è trovare le persone giuste che rispecchino la mia idea di calcio”.

Su Chiarella e Castellini è certo che ci saranno ancora margini di miglioramento, soprattutto “giocando in una piazza importante come Catania matureranno ancor di più, anche se già lo sono rispetto alla loro giovane età”. Inoltre, ci tiene a precisare, che “non saremo mai una squadra prevedibile e dobbiamo salvaguardare le qualità individuali”.

Sente anche la responsabilità di tutta questa attenzione anche da parte dei media, attenzione che apprezza tanto anche perché “era da un po’ di tempo che non vivevo questi momenti”.

Alla nostra domanda: chi difenderà la porta del Catania? La risposta per adesso è quasi d’obbligo: “Per ora c’è Bethers che, tra l’altro, devo dire la verità mia ha stupito molto anche se io di portieri ne capisco poco, ed è compito del preparatore che si occupa di questo comprendere chi meriterà il ruolo di titolare. Però confermo che, come giovane, mi ha sorpreso molto, anche in questo ruolo arriverà un altro portiere e anche in questo caso bisogna trovare il giocatore giusto”.

Bella nota a margine, per tutto il tempo della conferenza un gruppo di tifosi presenti a Zafferana, malgrado sapessero già che non ci sarebbe stata la possibilità di assistere agli allenamenti, ugualmente hanno voluto dare testimonianza del loro affetto per questi colori con slogan e cori tipici delle curve, attendendo pazientemente l’uscita dei giocatori per la più classica “caccia” al selfie o all’autografo sulla maglietta. E siamo solo al secondo giorno di allenamento…

Qualche scatto