PALERMO – Nuovi sviluppi nelle indagini per risalire agli autori del furto con esplosione avvenuto nella notte del 27 dicembre scorso in un Penny Market di Palermo. I carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere e dell’obbligo di dimora, emessa dal gip. L’ordinanza si basa sulle risultanze investigative emerse nel corso di un’attività condotta dalla Procura della Repubblica locale, riguardante le ipotesi di reato di furto pluriaggravato, resistenza a pubblico ufficiale e favoreggiamento.
L’indagine è stata condotta dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia San Lorenzo. I militari hanno acquisito un grave quadro indiziario, che è stato sostanzialmente accolto nel provvedimento cautelare, nei confronti di tre individui. Si tratta di un 43enne romano e un 52enne palermitano, ritenuti responsabili, in vario modo, di furto pluriaggravato e resistenza a pubblico ufficiale, e di un 31enne palermitano che avrebbe favorito il connazionale nella fuga.
Cos’è accaduto la notte del furto con esplosione
I fatti risalgono alle prime ore del mattino del 27 dicembre 2022. I soggetti indagati avrebbero fatto esplodere, utilizzando due bombole di gas, la cassa continua blindata posizionata all’esterno del punto vendita Penny Market. Il supermercato si trova in Via Sciuti 110, sottraendo così 18mila euro. Dopo l’esplosione, i responsabili si sarebbero dati alla fuga, nascondendo il denaro all’interno di una Fiat 500L noleggiata appositamente per il colpo. Le targhe anteriori e posteriori dell’auto erano alterate ed illeggibili a causa del nastro isolante nero che le copriva. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Palermo, attirati dal rumore dell’esplosione, hanno cercato di fermare l’auto in fuga.
Tuttavia, i responsabili, nel tentativo di sfuggire all’arresto e garantirsi l’impunità, hanno effettuato manovre pericolose attraversando le vie della città, fino a scontrarsi con un’altra auto parcheggiata. Uno dei complici, un 48enne romano, è stato immediatamente bloccato e arrestato in flagranza di reato. Attualmente, si trova detenuto in carcere dopo essere stato condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione in primo grado attraverso un giudizio abbreviato. Grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine, è stato possibile recuperare i soldi rubati e restituirli al negozio.
Le indagini che hanno portato all’arresto dei complici
Le successive indagini condotte dal Nucleo Operativo della Compagnia San Lorenzo, tramite un’efficace e prolungata attività tecnica, hanno permesso di accertare i legami pregressi tra i complici. Inoltre è stato accertato che erano già presenti nel territorio palermitano prima delle festività natalizie. Lo scopo principale della loro presenza era effettuare sopralluoghi presso esercizi commerciali simili per selezionare il bersaglio da colpire. Inoltre, sono state definite le responsabilità dei soggetti coinvolti durante il colpo, raccogliendo gravi indizi di colpevolezza a loro carico. È emerso che il 52enne palermitano, insieme ai complici, aveva pianificato il furto e custodiva le due bombole utilizzate per l’esplosione in un immobile di sua proprietà. Durante l’esecuzione del crimine, il suo ruolo era quello di “palo” per avvertire i complici dell’arrivo delle forze dell’ordine.
Per quanto riguarda il 31enne palermitano, non coinvolto direttamente nel furto, si è invece impegnato ad aiutare il connazionale a eludere le ricerche. Dopo l’evento, si è recato immediatamente da Lascari, nel palermitano, per soccorrerlo e accompagnarlo nella zona di Trapani. La misura di custodia cautelare in carcere nei confronti del 43enne romano non è stata eseguita in quanto risulta momentaneamente all’estero.