MARSALA – Rinviata a giudizio una coppia, costituita da Giovanni Parrinello, di 42 anni, con precedenti penali, e la sua compagna Lara Scandaliato, di 30 anni. Lo ha deciso il gup Chiara Vicini del Tribunale di Marsala davanti alla Corte d’Assise di Trapani, in merito all’omicidio di Antonino Titone, un uomo di 60 anni con precedenti penali.
La ricostruzione dell’omicidio
Il delitto è avvenuto nella tarda mattinata dello scorso 26 settembre a Marsala, nell’abitazione della vittima, situata in via Nicolò Fabrizi, nella zona di “Porticella”. Il 60enne è stato brutalmente assassinato con colpi di piede di porco. Oltre all’accusa di omicidio, la coppia è anche accusata di rapina. Si sarebbe appropriata del portafoglio della vittima, contenente un debito che Parrinello intendeva riscuotere.
La compagna Scandaliato ha poi accusato il compagno e ha fatto ritrovare l’arma del delitto: un piccolo piede di porco con cui il cranio della vittima è stato colpito 27 volte. Pare che alla base dell’omicidio ci sia un vecchio debito non pagato legato allo spaccio di droga.
Subito dopo il crimine, la donna aveva raccontato di aver aspettato fuori mentre Parrinello, successivamente arrestato, uccideva Titone. Tuttavia, il 10 giugno scorso, anche la donna è stata messa in manette. Gli investigatori infatti hanno approfondito la sua versione dei fatti e hanno scoperto che la donna avrebbe preso parte al delitto.
In foto la vittima