CATANIA – “Sono pienamente convinto che il settore dell’artigianato in Sicilia abbia tutte le carte in regola per ripartire a vele spiegate perché possiamo contare su intelligenze enormi e veri artisti ma, per tornare ad essere competitivi, abbiamo soprattutto bisogno di sostegno da parte delle istituzioni competenti“.
Sono queste le parole attraverso cui Salvo Ruffino, il nuovo presidente del comparto dell’artigianato etneo, nominato dalla camera di commercio di Catania, traccia un quadro generale della situazione riguardante l’artigianato siculo, per poi fare un focus su quello provinciale.
Parliamo del settore economico, considerato tra quelli trainanti qui in Sicilia che, come tutti, risente della drammatica crisi che ha investito tutta la nazione ma che secondo Ruffino è messo in difficoltà, in special modo, dalla poca complicità della Regione, comuni e banche che non promuovono le attività anzi le svalutano.
“Noi dobbiamo lottare a gamba tesa contro l’abusivismo – dichiara Ruffino -. In Sicilia sono 18.000 gli iscritti all’albo delle camere di commercio che pagano le tasse e che quindi vantano dei requisiti tecnico professionali per esercitare questa professione – continua -. Fino a quando però, i vari comuni. organizzeranno fantomatiche fiere dell’artigianato senza che chi espone disponga dei giusti permessi, il fenomeno non potrà essere debellato”.
Un altro problema, sottolineato sempre da Ruffino, è la penalizzazione territoriale nella quale verte la Sicilia. “Noi dobbiamo puntare all’internazionalizzazione del nostro settore perché fino a quando esisteranno disagi riguardo all’esportazione sarà difficile vedere la fine del tunnel all’interno del quale stiamo viaggiando”.
A tale situazione c’è da aggiungere la difficoltà nei trasporti che si riscontrano in territorio isolano senza dimenticare il crollo della A19, cioè l’autostrada Catania-Palermo, una tra le più importanti per gli scambi commerciali.
“Ecco perché penso che la Regione debba sostenerci, fossimo stati al nord probabilmente si sarebbe ovviato in molto meno tempo ad un disagio di tale entità – aggiunge Ruffino -. Per risvegliate un po’ le coscienze in merito a tale argomento ho in programma di incontrare gli assessori delle attività produttive insieme con i sindaci per riuscire a creare un tavolo nel quale dibattere le possibili soluzioni”.