Terna mette in campo 28 milioni per l’ammodernamento della linea Palermo-Catania

Terna mette in campo 28 milioni per l’ammodernamento della linea Palermo-Catania

SICILIATerna ha reso pubblico un avviso contenente l’elenco delle particelle catastali relative alle aree che potrebbero essere coinvolte nel progetto di ammodernamento della linea ferroviaria tra Palermo e Catania.

I progetti di Terna per la Palermo – Catania

I lavori previsti, per un investimento complessivo di circa 28 milioni di euro da parte della società guidata da Giuseppina Di Foggia, includono la realizzazione di una nuova sottostazione elettrica a Villarosa (Enna) e il relativo collegamento tramite cavi alla stazione elettrica di Enna. Questo avviso è stato emesso in seguito all’avvio del procedimento autorizzativo da parte della Regione Siciliana per gli interventi sulla Rete di trasmissione nazionale al fine di accelerare la linea ferroviaria.

La documentazione del progetto può essere consultata presso gli uffici dell’assessorato regionale dell’Energia e nei Comuni di Enna e Calascibetta. È inoltre possibile presentare eventuali osservazioni scritte entro 30 giorni dalla pubblicazione dell’avviso alla Regione siciliana e, per conoscenza, a Terna.

La società ha incluso nel piano di sviluppo 2023 un impegno di investimento di 3,2 miliardi di euro in Sicilia per i prossimi 10 anni, posizionando la regione al primo posto in Italia per gli investimenti.

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Linea ferroviaria Palermo-Catania, in arrivo oltre 3 miliardi di euro per completarla

Il Gruppo FS, attraverso la sua società Rete Ferroviaria Italiana, ha ottenuto nuove risorse – pari a 3,4 miliardi di euro – per il completamento della linea ferroviaria veloce tra Palermo e Catania. Questa somma si aggiunge al miliardo e 400 milioni già destinati dal PNRR e rafforza il processo di modernizzazione della rete ferroviaria siciliana, su cui il Gruppo sta investendo circa 21 miliardi fino al 2030. La Banca Europea degli Investimenti ha approvato l’intervento che comprende un finanziamento diretto di 800 milioni di euro al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e uno strumento di contro-garanzia di 1,3 miliardi di euro a favore di intermediari finanziari. Tra questi, sono destinati 500 milioni di euro all’operazione apripista con Intesa Sanpaolo, 300 milioni di euro a quella con Cassa Depositi e Prestiti, e altri 500 milioni di euro che saranno assegnati successivamente….Continua a leggere