CATANIA – Il Comune di Catania e “Sostare” hanno scatenato in queste ultime ore il malcontento fra i cittadini etnei: le tariffe stabilite per le soste orarie infatti subiranno dei rincari. L’aumento dei contributi richiesti agli automobilisti per poter lasciare in sosta le proprie vetture hanno tra l’altro scatenato le proteste dei commercianti delle zone del centro storico: il provvedimento, non è difficile comprenderlo, di certo scoraggerà i possibili acquirenti e, in un momento di crisi quale quello attualmente attraversato dalla nostra terra, di certo tale decisione non rappresenta un toccasana per la nostra già barcollante economia.
L’Associazione dei commercianti di Catania ha quindi deciso di esporre le proprie ragioni durante una seduta della Commissione Permanente Partecipate, incontro presieduto da Michele Failla. L’audizione, chiaramente capace di accendere gli animi e dar vita a dibattiti anche abbastanza turbolenti, ha visto inoltre la partecipazione dell’assessore al bilancio Giuseppe Girlando e del presidente della “Sostare“, Gilberto Cannavò. Mancava però all’appello il rappresentante dell’AMT.
Michele Failla, terminato l’incontro con i convenuti alla Commissione Permanente Partecipate, ha poi dichiarato: “La commissione che presiedo pur non volendosi sostituire all’amministrazione comunale ha organizzato di fatto una sorta di conferenza dei servizi mettendo intorno ad un tavolo i principali attori interessati alla questione della sosta e mobilità. La presenza dei commercianti è fondamentale perché rappresentano uno dei contenuti principali della città e del centro storico da salvaguardare, esprimono esigenze reali ma anche proposte concrete che abbiamo voluto esaminare con la componente politica. La presenza dell’assessore Girlando è stata importante nella misura in cui ha ribadito il principio per cui il Comune non può mettere soldi nelle casse di Sostare per coprirne le perdite. In tal senso la Commissione ha posto questioni inerenti la gestione della società e la questione dei superminimi assicurati nel passato ai dipendenti e che costituiscono un’anomalia. Le proposte di Confcommercio, certamente condivisibili in linea di principio, sono state inoltre tecnicamente vagliate dal presidente di Sostare. L’obiettivo condiviso da tutti resta quello di far quadrare i conti di Sostare senza dover ricorrere all’aumento della sosta oraria nel centro storico. Si cercherà quindi di intervenire per ridimensionare il fenomeno della sosta passiva e dell’utilizzo del biglietto da mezza giornata, per aumentare il turnover delle auto in sosta a favore dei consumatori di reddito in città”. Sarà il consiglio comunale ad approvare la nuova regolamentazione in materia di soste consentite e tariffari”. In sostanza insomma le esigue casse del comune e di Sostare non dovranno essere rinverdite dai cittadini.
Giovanni Saguto, Presidente dell’As.Com Catania afferma in proposito: “L’attività ed il metodo di lavoro del consiglio comunale sono un esempio virtuoso di democrazia partecipata. Il confronto che non abbiamo con l’amministrazione Bianco, sempre più autoreferenziale e nel contempo isolata dalla città, per fortuna è costante e vivace con le commissioni consiliari viabilità, partecipate, commercio, bilancio e regolamenti. Anche sulla questione della sosta stiamo facendo passi in avanti, rivedendo e migliorando anche le nostre proposte. Questo è un modo serio e concreto di lavorare“.
Confcommercio ha dimostrato poi di aver a lungo riflettuto sulla questione, sino ad elaborare un gran numero di proposte pensate ad hoc per l’utenza catanese: non soltanto l’ente vorrebbe inibire l’uso del biglietto valido per la mezza giornata in circa 2000 stalli a strisce blu, ma vorrebbe che gli stessi fossero distribuiti in zone meno centrali della città e che il costo del biglietto prevedesse anche tariffe agevolate per determinate categorie sociali, nonché la possibilità di usufruire di un maggior numero di stalli pensati per i motocicli e di accessi a parcheggi interrati. Francesco Sorbello, vice direttore provinciale di Confcommercio dichiara infatti che: “E’ inaccettabile che una società che gestisce 8000 stalli a strisce blu produca un disavanzo di bilancio e che un assessore riconduca l’aumento della sosta oraria in centro alle perdite da essa prodotte. Non regge la giustificazione che in altre città si paga più che a Catania né il fatto che l’aumento rientrerebbe in un adeguamento ISTAT. Dico, invece, che Catania potrebbe e dovrebbe costituire un esempio virtuoso per altre città non aumentando il costo della sosta. In tal senso abbiamo presentato un ventaglio di proposte che hanno una portata strutturale nella gestione della sosta e della viabilità: sarà però necessario il coinvolgimento anche dell’AMT, ieri purtroppo assente. Il nostro obiettivo è articolato: eliminare la sosta passiva; contribuire a decongestionare il traffico nelle ore di punta; incentivare l’utilizzo, specie nelle ore di punta, dei mezzi pubblici; aumentare la disponibilità di posti auto per i consumatori di reddito in Città, ovvero per gli utenti dei servizi direzionali e commerciali della città. Dobbiamo provare ad incidere anche sulle abitudini della gente, differenziando i provvedimenti tra produttori e consumatori di reddito. Troppo facile ed inaccettabile dire solamente aumentiamo la sosta in centro. Non hanno creato servizi e alternative sostenibili ne gestito la viabilità e la sosta con misure strutturali, pertanto è inaccettabile che il Comune di Catania intervenga solo con il metodo della tassazione – repressione. In tale quadro inseriamo l’ordine del giorno del 1 agosto del comando dei Vigili Urbani che prevede premialità per i vigili che faranno più multe: del 10% sino a 20 verbali al di e del 20% per 25 verbali. La lotta alla sosta selvaggia ci deve essere ma non può passare solo dalle multe“.
Confcommercio insomma sembra decisa, ancora una volta, a difendere le esigenze dei consumatori medi. I biglietti, così sostengono i rappresentanti dell’ente, non dovrebbero costare più di 0,75 centesimi orari, mentre dovrebbero essere aboliti gli stalli del centro storico. Inoltre alcune delle piazze centrali del territorio catanese (p.le Sanzio – p.zza Spedini- Lanza Nettuno – Universiadi – A. Moro – Rocco Chinnici – Eroi Ungheria) dovrebbero entrare a far parte di un circuito a sosta agevolata. Confcommercio si ripropone infine di creare anche un portale ad hoc che possa mettere in comunicazione gli enti comunali ed il consumatore medio.