PALERMO – Continua il “Caso Taormina”, con il sindaco Cateno De Luca duro nei confronti del presidente Schifani.
Cosa è accaduto
A mezzanotte di ieri, il presidente Renato Schifani ha minacciato le dimissioni chiamando dell’Ars Gaetano Galvagno per bloccare un emendamento in discussione nel Parlamento regionale. Questo emendamento prevede che i Comuni in cui si organizzano grandi eventi in parchi e siti archeologici ricevano un ristoro economico del 10-20% sul totale dei biglietti venduti, al fine di coprire le spese per il decoro urbano.
La diretta FB di Cateno De Luca contro il presidente Schifani
Il sindaco di Taormina e deputato regionale, Cateno De Luca, ha rivelato questa situazione durante una diretta su Facebook, seguita da quasi 1.500 persone. Durante il video, De Luca ha ricevuto una telefonata da Gianfranco Miccichè. L’ex presidente dell’Ars che ha espresso il suo sostegno e ha elogiato l’azione di De Luca, incoraggiandolo a continuare nella sua battaglia. Miccichè, ex leader di Forza Italia, ha sostenuto che non si lascerà intimidire dal presidente Schifani.
De Luca ha dichiarato: “Non mi faccio intimidire dal presidente Schifani. Oltre all’emendamento che riguarda tutti i Comuni, ho intrapreso dei negoziati con l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Scarpinato. Una persona onesta che ha compreso la problematica di Taormina, dove si svolgono ben 40 grandi eventi. In quanto uomo delle istituzioni, sta collaborando con me per trovare una soluzione, ma per questo motivo è stato minacciato da Schifani“.
A questo punto, Miccichè, ancora al telefono e in diretta, ha commentato: “Schifani è una persona che si nutre di vendette. Non gli interessa il bene della Sicilia, ma vive di rancori e vendette“. De Luca ha prontamente risposto: “Caro Gianfranco, siamo già in campagna elettorale“.
La nota di De Luca
Il sindaco di Taormina e deputato regionale Cateno De Luca ha commentato la vicenda: “La situazione attuale con Schifani e la maggioranza di governo è chiaramente un tentativo di esercitare pressioni nei miei confronti. Il loro obiettivo è mettermi alla prova e vedere fino a che punto sarò disposto a spingermi per difendere i diritti di Taormina, dei suoi abitanti e di tutti quei comuni che hanno sofferto a causa delle politiche affaristiche della Regione”.
Cateno De Luca ha anche dichiarato: “Voglio sottolineare che ciò che ho affermato non è una minaccia, ma una semplice dichiarazione di ciò che intendo fare. Nel caso in cui la mia proposta non venga approvata, emetterò un’ordinanza a partire dal 1° luglio che vieterà il transito lungo l’arteria stradale che attraversa il territorio comunale di Taormina“. De Luca si riferisce alla strada che porta al teatro antico. “Questa decisione è presa perché non sono in grado di garantire sicurezza, ordine pubblico e decoro nelle attuali circostanze“.
L’azione politica e amministrativa del sindaco di Taormina è determinata e non arretra: “Il presidente dell’assemblea regionale, Gaetano Galvagno, sta cercando di organizzare un incontro tra me e il presidente Schifani. Mi ha chiesto se sono disponibile a incontrarlo e ho risposto che non ho problemi a confrontarmi con Schifani. Tuttavia, è importante sottolineare che non andrò a inchinarmi davanti a lui e a chiedere nulla, ma gli porrò una sola domanda”.
Infine De Luca commenta: “Gli chiederò come si permette, in qualità di presidente di tutti i siciliani, di favorire la logica politico-mafiosa a scapito degli interessi della popolazione siciliana. Questa è la domanda che intendo rivolgere a Schifani. Condanno fermamente l’approccio politico-mafioso nell’amministrazione pubblica. Quello che il parlamento deve fare di fronte a questa ulteriore dimostrazione della scarsa competenza politico-amministrativa di Schifani è disconnettersi. Schifani dovrebbe abbandonare immediatamente la scena politica e dovremmo procedere con nuove elezioni il prima possibile!”.