LAMPEDUSA – È stata accordata la “facoltà d‘uso” nonostante il sequestro, per le sei navi della flotta Caronte&Tourist Isole Minori, effettuato lunedì dalla Guardia di finanza. Il giudice per le indagini preliminari Maria Militello ha accolto la richiesta, avanzata ieri, dai legali di Caronte & Tourist Isole Minori. Sul provvedimento c’è stato anche il parere favorevole della Procura di Messina. Si sblocca così una situazione che stava creando forti disagi nei collegamenti marittimi con le Eolie.
L’intervento del presidente Renato Schifani
“La Procura della Repubblica di Messina ha consentito l’utilizzo delle navi sequestrate alla ‘Caronte&Tourist Isole Minori’ per i servizi di linea da e per le Isole Minori, sotto la guida dell’amministrazione giudiziaria a cui sono state affidate“, afferma il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, avendone avuto notizia. La Regione, tramite l’assessorato alle Infrastrutture, aveva scritto al giudice per le indagini preliminari, alla Procura messinese, all’amministratore giudiziario e ai prefetti di Agrigento, Messina, Palermo e Trapani, esponendo la preoccupazione per lo svolgimento del servizio e chiedendo di sapere se le navi sottoposte al fermo potessero essere comunque essere impiegate e in quali termini.
“La Procura – aggiunge Schifani – ha dimostrato grande sensibilità concedendo l’uso dei traghetti, senza i quali sarebbero stati a rischio molti collegamenti, penalizzando sia i residenti sia gli operatori economici, tanto quanto i turisti che affollano le nostre Isole nella stagione estiva. Appena appresa la notizia, ieri, ci siamo subito attivati per trovare una soluzione e siamo lieti che l’autorità giudiziaria abbia colto il nostro allarme. Ringraziamo anche i prefetti coinvolti che hanno dimostrato grande attenzione a questo tema. In attesa che il procedimento giudiziario faccia il suo corso, vengono intanto assicurati i servizi indispensabili sulle rotte da e per le isole, alle quali il governo regionale presta sempre grande attenzione“, conclude Schifani.
Eolie, il motivo del sequestro delle navi
I collegamenti marittimi da e per le Isole Eolie erano stati recentemente interrotti a causa delle carenze strutturali e di sicurezza riscontrate sulle imbarcazioni, le quali non sarebbero adeguate al trasporto di persone con mobilità ridotta, come anziani e disabili. Questa operazione rientra in un’indagine in corso che risale al 2020, quando tre traghetti della stessa compagnia erano stati sequestrati per motivi simili. Nonostante gli avvisi ricevuti, si è constatato che queste navi non avevano adottato le necessarie attrezzature e infrastrutture conformi alle normative sull’accessibilità per i disabili.
Tra gli indagati figurano Sergio La Cava e Luigi Genchi, ex amministratori della “Navigazione Generale Italiana Spa” che nel 2017 è stata incorporata dalla Caronte&Tourist. Sono coinvolti anche Edoardo Bonanno, amministratore delegato della Caronte&Tourist e Vincenzo Franza, presidente della compagnia di navigazione.
Nel corso dell’operazione sono state sequestrate tre navi, una delle quali era già stata sottoposta a sequestro nel 2020. Questi traghetti effettuavano collegamenti tra Palermo e Ustica, nonché tra Milazzo e le Isole Eolie. Inoltre, sono stati sequestrati anche 29 milioni di euro che rappresentano i finanziamenti ricevuti dalla Caronte come agevolazioni dalla Regione Siciliana.
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