TRAPANI – Nel continuo contrasto al fenomeno delle cosiddette “Patenti facili”, perpetrato mediante il suggerimento esterno e l’utilizzo di dispositivi elettronici indossati, la Squadra di Polizia giudiziaria della Polizia stradale di Savona ha eseguito contemporaneamente, numerosi decreti di perquisizione, emessi dall’autorità giudiziaria di Savona, nei confronti di un’organizzazione di matrice nigeriana in diverse province del territorio nazionale cadenti in 4 regioni diverse, da Trapani a Brescia, che hanno dato esito positivo garantendo il sequestro di computer portatili, router wi-fi, auricolari, cellulari, microcamere, documentazione per l’iscrizione agli esami per il conseguimento del titolo di guida e ingenti somme di denaro contante.
“Patenti facili” a Trapani
In tale contesto, nella città di Piacenza, uno degli indagati è stato immediatamente arrestato perché destinatario di un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura di Rimini, per una condanna a tre anni e mezzo di reclusione per i reati di rapina ed estorsione aggravata e continuata.
L’attività ha origine l’autunno scorso grazie a quattro interventi effettuati dalla Polizia stradale nella Motorizzazione Civile di Savona e che hanno portato alla denuncia a piede libero di numerosi cittadini nigeriani.
Le indagini
La successiva meticolosa attività investigativa, comprendente l’analisi dei tabulati telefonici e dei cellulari sequestrati, ha consentito di individuare un’articolata e complessa organizzazione criminale composta da sette soggetti nigeriani, operante su tutto il territorio nazionale, che si adoperava a fornire e installare dei dispositivi elettronici sulla persona al fine di fornire suggerimenti da remoto con modalità fraudolente nel corso degli esami teorici per il conseguimento della patente di guida.
Si tiene a evidenziare il grave impatto che ha certamente sulla circolazione con significativi danni provocati con la condotta criminale della concessione dell’abilitazione alla guida senza i necessari requisiti di legge.
Infatti la scarsa o totale non conoscenza delle norme di comportamento previste dal vigente Codice della Strada, necessarie per una condotta di guida sicura, sono palesemente in contrasto con l’ambizioso progetto europeo di abbattere/azzerare il numero di sinistri stradali.
Tirare le somme
Alle operazioni, coordinate dal Reparto, hanno partecipato le squadre di Polizia giudiziaria della Polizia stradale di Genova, La Spezia, Brescia, Trapani e Parma.
L’indagine volge al termine ed è tempo di tirare le somme sotto l’aspetto dei risultati conseguiti e non si escludono ulteriori sviluppi da sottoporre al vaglio dell’autorità giudiziaria.